La Corte Costituzionale ha dato una grossa stangata al Governo Meloni contro gli Ncc, noleggio con conducente. Respingendo il ricorso sulla questione di legittimità sollevata dal governo contro una legge della Regione Calabria guidata dal centrodestra di Occhiuto, che permette l’utilizzo di app di prenotazione anche agli Ncc, cosa che oggi la legge nazionale consente solo ai tassisti.

Per il legislatore italiano la modernità esiste solo per la lobby dei tassinari, mentre il noleggio con conducente deve rimanere col telefono a gettoni. Ma un governatore libero e illuminato, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, ha sfidato questa legge protezionista, aprendo agli Ncc attraverso una legge regionale. Il governo lo ha sfidato, ma lui ha vinto di fronte alla corte costituzionale: “Sugli Ncc la Calabria vince una battaglia storica, che abbiamo combattuto nell’interesse collettivo, a favore dei consumatori, per avere servizi più efficienti, per la libertà di impresa- ha detto ieri Occhiuto-. Perdono le corporazioni e perde la logica protezionistica.

Mesi fa il Consiglio regionale ha approvato una legge, nata su mia specifica iniziativa, che avrebbe consentito il rilascio di 200 nuove licenze Ncc in Calabria. Abbiamo tanti turisti che arrivano nel nostro territorio, ne vogliamo attrarre sempre di più, ed è nostro dovere impegnarci per garantire loro una mobilità adeguata. Il governo, qualche settimana dopo, aveva deciso di impugnare quella norma dinanzi alla Corte Costituzionale, decisione alla quale la Regione Calabria si è immediatamente opposta. Successivamente ho dunque proposto e fatto approvare in Consiglio regionale una nuova legge organica della materia, che ci consentisse il rilascio delle licenze. Anche in quel caso il governo impugnò la norma e la Regione Calabria si oppose”.

Così Roberto Occhiuto: “Oggi la Consulta ci dà ragione, chiedendosi inoltre se sia legittimo il divieto, che dura ormai da più di cinque anni, di rilascio di nuove autorizzazioni per l’espletamento del servizio di noleggio con conducente. Dal sistema normativo – sottolinea la Corte – non si può evincere alcun ‘radicale e indiscriminato divieto di erogare servizi innovativi’ per coloro che svolgono il servizio di Ncc. Le innovazioni, oggi capillarmente diffuse nel settore dei trasporti, si legge nella sentenza, ‘rappresentano il cardine della libertà d’iniziativa economica privata e dell’interazione fra le imprese in un mercato efficiente e attento ai bisogni dei consumatori’. Un divieto assoluto di fornire servizi innovativi, dice la Consulta, ‘configurerebbe una misura protezionistica a favore di una determinata categoria di imprese, pregiudicando non soltanto la libertà di iniziativa economica privata, che ha la sua cifra caratteristica nella costante ricerca di innovazioni, ma anche il benessere del consumatore’. Siamo davvero felici di aver provocato questa importante presa di posizione da parte della Corte Costituzionale: ci saranno ricadute estremante positive per i cittadini e per chi vuole intraprendere. Abbiamo vinto la battaglia del buon senso” ha concluso Occhiuto.

Di contro Salvini prova a restringere ancora di più i servizi Ncc, con nuovi regolamenti che prevedono per il noleggio con conducente di far trascorrere un’ora di pausa tra un servizio e un altro. E che un cittadino che sceglie di utilizzare il servizio Ncc debba comunicare preventivamente allo Stato il tragitto che intende compiere e l’orario in cui intende spostarsi.
Che liberta di spostamento è mai questa? E che libertà di impresa? Alla fine il problema è sempre quello: si tratta di lasciare ai cittadini la libertà di muoversi come e quando preferiscono e alle imprese italiane di lavorare.

Parti del centrodestra osteggiano questi principi come vecchi comunisti. Occhiuto invece no. E la Costituzione gli da ragione.