Diffusa la prima immagine del telescopio James Webb che mostra migliaia di galassie e i più lontani oggetti mai osservati da un telescopio a infrarossi. Una “giornata storica” l’ha definita il presidente Usa Joe Biden che ha presenziato, insieme alla sua vice, Kamala Harris, alla diffusione da parte della Nasa della prima foto a colori catturata dal Telescopio spaziale nell’ambito di un progetto da 10 miliardi di dollari realizzato da Usa, agenzia spaziale europea e Canada.

Si tratta, ha detto il presidente Usa nel corso di una cerimonia alla Casa Bianca, di una “nuova finestra sul nostro universo”, in grado di catturare la luce proveniente da 13 miliardi di anni fa. La collaborazione internazionale che ha prodotto il telescopio, ha detto Biden, rappresenta il modo in cui “l’America guida il mondo“. Per il presidente, il governo federale deve “investire di più” nella scienza e nella tecnologia. “L’America può fare grandi cose, niente è al di là delle nostre capacità”, ha detto il presidente, che ha definito “miracoloso” il nuovo telescopio. L’immagine diffusa oggi, alla quale faranno seguito altre immagini domani (12 luglio), è la “più profonda visione dell’universo mai catturata“, come spiega la Nasa.

Si tratta della più grande distanza, sia in termini fisici che temporali che l’umanità sia riuscita a raggiungere con i propri strumenti, prossima all’inizio del tempo stesso e ai confini del nostro universo. Lanciato lo scorso dicembre, il Telescopio spaziale James Webb ha raggiunto il suo punto di osservazione, a un milione di miglia dalla Terra, a gennaio.

In particolare, l’immagine rappresenta il cluster di galassie SMACS 0723. Si tratta di uno spicchio di spazio profondo, secondo quanto si legge nel comunicato che ne accompagna la diffusione, grande come “un granello di sabbia” per qualcuno sulla Terra. L’immagine è stata presa da NIRCam – la camera a infrarossi vicini – ed è una composizione fatte con immagini prese a differenti lunghezze d’onda per un’osservazione di 12,5 ore.

Supera la profondità delle lunghezze d’onda a infrarossi di Hubble e ci sono volute settimane di lavoro per riprenderla. Sostanzialmente rappresenta l’agglomerato di galassie SMACS 0723 come appariva 4,6 miliardi di anni fa, tanto il tempo che ci ha messo la luce per arrivare a imprimersi sul telescopio.

 

Redazione

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