Samantha Cristoforetti è per la seconda volta sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). La capsula Crew Dragon Freedom ha attraccato nella notte italiana. A bordo i colleghi della Nasa Kjell Lindgren, Bob Hines e Jessica Watkins, accolti da altri sette membri dell’equipaggio – Raya Chali, Thomas Mashbirn e Kayla Barrow, tutti della Nasa, Oleg Artemyev, Denis Matveyev e Sergei Korsakov, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. “L’arrivo sulla Stazione segna l’inizio della seconda missione nello spazio di Samantha Cristoforetti, nota come missione Minerva”, si legge sul sito dell’European Space Agency.

L’ISS, si legge sullo stesso sito, “è un grande laboratorio che galleggia nello Spazio che si muove attorno alla Terra ad un’altezza di 400 Km e ad una velocità di 28.000 chilometri l’ora. Cinque minuti dopo aver sorvolato Madrid in Spagna è possibile osservarla sopra Berlino, in Germania, a 2.300 chilometri di distanza!”. La costruzione è cominciata nel 1998. È la più grande opera mai concepita e realizzata dall’essere umano nell’orbita terrestre. È visibile a occhio nudo dalla Terra.

Il primo equipaggio cominciò la prima missione il 2 novembre del 2000. Dell’equipaggio facevano parte lo statunitense William Sheperd e i russi Sergej Konstantinovič Krikalëv e Jurij Pavlovič Gidzenko. Attraccarono alle 10 del mattino e cominciarono a costruire con la collaborazione di tutte le principali agenzie spaziali del mondo l’opera che sarebbe diventata la casa e il laboratorio di decine di astronauti. La proprietà dell Iss è regolamentata da una serie di trattati firmati da 11 paesi europei parte dell’ESA con la Nasa, l’agenzia spaziale russa e quella giapponese.

L’intera Iss vale circa 100 miliardi di euro. È lunga un centinaio di metri e offre circa 800 metri cubi di spazio abitabile. È stata costruita pezzo per pezzo aggiungendo di volta in volta dei moduli cilindrici – l’Agenzia Spaziale Italiana ha contribuito alla costruzione di numerose strumentazioni a bordo. 16 pannelli solari danno energia, moduli più piccoli lungo il tubo principale ospitano magazzini, laboratori e camere secondarie dove gli astronauti lavorano o vivono. “Le ricerche fatte a bordo dell’ISS vanno a beneficio delle persone che vivono sulla Terra. Per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sono d’estrema importanza i progetti che presentano possibili applicazioni nei campi della salute, dell’energia pulita e della tutela dell’ambiente“.

Alcuni incidenti, come quello dello Shuttle Columbia nel 2003 e il guasto a un computer di bordo nel 2007, hanno rallentato o interrotto la costruzione dell’ISS. Le missioni di lunga permanenza durano circa sei mesi. Gli astronauti compiono numerose esercitazioni prima di partire. Ci vogliono delle ore prima che il corpo si abitui a galleggiare continuamente per aria nei moduli e in assenza di peso. Per mantenere il proprio tono muscolare e rinforzare le ossa gli astronauti devono fare ginnastica ogni giorno: l’assenza di peso porta alla perdita di massa scheletrica e muscolare.

L’aria che circola nei moduli è costantemente depurata da un sistema di aerazione. Per bere si utilizzano sacche con una cannuccia. Per lavarsi si usano soprattutto salviette umidificate per evitare di far circolare meno acqua possibile negli ambienti. Per andare in bagno si usa un WC dotato di sistema aspirante. L’urina viene depurata e usata come acqua da impiegare per altri scopi. Si dorme in una sorta di cabina che somiglia a un armadio.

Fino a prima della collaborazione del 2020 di SpaceX con la NASA i lanci – dopo il ritiro degli Space Shuttle nel 2011 – per raggiungere la Stazione erano possibili soltanto tramite le Soyuz, sistema di trasporto spaziale sviluppato dall’Unione Sovietica rivisto e aggiornato, dal Kazakistan. Per raggiungere l’ISS le navicelle devono inseguire e affiancare e centrare il punto di attracco della Stazione che viaggia a trenta volte la velocità di un aereo di linea. L’Iss in un giorno terrestre compie circa 16 orbite. Come ha riportato Il Post, gli astronauti che hanno vissuto sulla Stazione hanno raccontato di come i panorami della Terra appaiano nitidi, nuvole permettendo, e come la sensazione sia quella di essere immobili mentre la Terra si muove lentamente.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.