Iniziare il Mondiale di Formula Uno vincendo il Gp del Bahrain, riportando la Ferrari sul gradino più alto del podio dopo oltre due anni (secondo l’altro pilota ‘rosso’ Carlo Sainz), ma anche rendendosi protagonista di uno scherzo nel corso dell’ultimo giro concluso poi con la celebre frase “povero Gabbiano che ha perso la compagna”. E’ un Charles Leclerc in grande spolvero quello in collegamento via radio con il proprio team nei secondi che precedono l’arrivo.

Parlando con Mattia Binotto, team principal della Scuderia di Maranello, il pilota monegasco ha simulato un problema al motore della sua F1-75, lasciando con il fiato sospeso gli ingegneri della Ferrari, prima di interrompere la comunicazione, tagliare il traguardo e rivelare poi che era tutto uno scherzo, una burla.  Rivolgendosi a Binotto ha detto: “Sto già immaginando la faccia che hai fatto quando ho detto che c’era qualcosa che non andava col motore”. Poi la chicca: “Povero gabbiano che ha perso la compagna“. Si tratta del tormentone divenuto virale nelle ultime settimane su Tik tok, grazie a due neomelodici di Palermo, e che ha portato al successo un brano che in realtà il cantante neomelodico, Gianni Celeste originario di Catania (ma affermatosi poi a Napoli), aveva prodotto nel 1988 con il titolo ‘Tu Comm’a Mme’.

“Mai più sti’ scherzi”, ha replicato il dirigente visibilmente provato dopo un gran premio esaltante. Il tormentone relativo alla frase “povero gabbiano”, riguarda la storia di un gabbiano abbandonato su una scogliera e che si tormenta per la fine di una storia d’amore. Sui social si sono moltiplicate le versioni parodia del brano originario utilizzatto per prendere in giro chi è rimasto male per qualcosa che gli hanno fatto.Nell’ultimo giro del gran premio del Bahrain Leclerc aveva comunicato via radio di avere dei problemi al motore a pochi metri dal traguardo. Solo dopo aver oltrepassato la bandiera a scacchi il pilota della Ferarri ha ammesso alla scuderia di Maranello di aver voluto fare uno scherzo ed ha quindi cantato il brano di Gianni Celeste dedicandolo a Binotto.

 

Redazione

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