Caro Presidente, credo sia corretto riconoscerle tale qualifica, o per meglio dire Amministratore Delegato. Un titolo così prestigioso, rende legittimo rivolgersi in modo diretto e sincero a chi ha il potere, almeno su carta, di poter effettivamente cambiare le cose. Ecco, a tal proposito vorrei suggerire alcuni nodi essenziali da sciogliere nel progetto di “rinascita” della circumvesuviana. In una sua intervista recente al Mattino (datata 27 ottobre), ha dichiarato, cito testualmente: «Con la Regione Campania, ci siamo inseriti nel Piano di ripartizione dei fondi complementari del Pnrr. Sono stati stanziati 1,5 miliardi per la messa in sicurezza ed il potenziamento delle Ferrovie regionali. Abbiamo ricevuto 546 milioni che investiremo in 4 progetti di cui 80 per potenziare la tratta Castellammare -Sorrento».

Mi soffermerei su quest’ultimo aspetto, certo per affezione considerando che ogni singolo giorno, da pendolare sono spettatrice di eventi tragicomici. In primo luogo, l’interminabile percorrenza da Sorrento a Napoli, ben 37 le fermate di un diretto, in 1h e 30 se non ci sono intoppi, ovvero guasti improvvisi, tre coincidenze e/o semplice negligenza da parte del personale che lento piede si avvia verso la meta. E questo esempio non é un eccezione, bensì quotidianità, così come i finestrini aperti in pieno inverno, l’inesistenza dell’aria condizionata ad agosto e potrei continuare a oltranza. Lei parla di potenziare la tratta più attrattiva e turistica perché il Campania Express é stato un flop e si é reso conto che l’obbligo primario di chi detiene le redini dei trasporti pubblici é garantire i servizi essenziali?

Beh ,mi auguro che tra l’ideona di incrementare le corse con lo stesso personale e più ore di straordinario (non dovuto) e, ancora, ripristinare tutte le fermate da Garibaldi a Bartolo Longo con un direttissimo che dovrebbe impiegare 50 minuti, ma arriva con gli stessi tempi di un diretto, le venga in mente che, forse, investire seriamente in treni nuovi, personale specializzato e controllori sia più importante del bilancio in attivo. Quello che so per certo é che noi pendolari, turisti, anziani, studenti, siamo stufi di rincorrere l’efficienza di un servizio che ci spetta, che paghiamo, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra regione. Ma poi perchè dovremmo abituarci all’inefficienza?

Mariella P.

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