È stata raggiunta l’intesa in sede europea per sospendere l’accordo firmato nel 2007 con la Russia per la facilitazione dei visti. Ad annunciarlo nel pomeriggio di mercoledì il capo della diplomazia europea Josep Borrell.

Una mossa auspicata in particolare dai Paesi membri dell’Ue confinanti col gigante russo, per fermare l’arrivo dei cittadini russi in possesso di visti Schengen. Con la sospensione dell’accordo si rende dunque la procedura di ottenimento del visto più complicata, costosa e burocratica, oltre ad allungarne i tempi.

Uno stop dunque per tentare di prevenire il cosiddetto “shopping dei visti” da parte di cittadini russi che cercano di entrare nell’Unione Europea attraverso Paesi membri con regole meno severe.

Non è un caso se tra i Paesi più soddisfatti c’è la Finlandia, in prima fila nel chiedere il provvedimento assieme ai Paesi baltici. È un passo “nella giusta direzione“, ha detto il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, dopo l’intesa. “Questo va nella giusta direzione, ma ancora una volta abbiamo visto che finora si è parlato molto e si è agito poco“.

Mentre la Russia invade l’Ucraina e noi accogliamo i rifugiati dall’Ucraina e cerchiamo di aiutare l’Ucraina in tutti i modi, non è il momento di fare vacanze e turismo di lusso (per i russi)“, ha affermato.

Più fredda invece la reazione che arriva da Kiev. Per il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba la decisione dell’Unione Europea di sospendere l’accordo con la Russia per la facilitazione dei visti sarebbe “una mezza misura”. “Siamo in un momento in cui l’era della pace in Europa è finita, così come l’era delle mezze misure. Le mezze misure contro la Russia sono esattamente ciò che ha portato all’invasione su vasta scala del 24 febbraio“, ha dichiarato.

Toni ben più forti arrivano invece da Mosca per bocca di Alexander Grushko, vice ministro degli Esteri russo. “Se Bruxelles decide di spararsi sui piedi, è una sua scelta”, ha commentato il vice di Sergey Lavrov. “La violazione, l’elusione o il ritiro dell’Unione Europea dall’accordo di facilitazione dei visti con la Russia non rimarranno senza conseguenze“, ha avvertito il numero due della diplomazia di Mosca, citato da Ria Novosti, anticipando che la Russia potrà prendere per rappresaglia misure simmetriche o asimmetriche.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.