Il Presidente del Consiglio Mario Draghi resta fermo sul punto: no allo scostamento di bilancio. E quindi dice no ai partiti che all’emergenza gas ed energia, all’inflazione ancora in ascesa, per sostenere famiglie e imprese pressano Palazzo Chigi. Lo scostamento del bilancio è infatti l’autorizzazione che il governo chiede al Parlamento per aumentare il deficit rispetto a quanto previsto dai documenti di finanza pubblica precedentemente approvati dalle aule del Parlamento.

Lo “scostamento dal pareggio di bilancio” è previsto dall’articolo 81 della Costituzione ed è stato riformato nel 2012. “Al verificarsi di eventi eccezionali” il governo ricorre all’aumento del debito. E quando non dispone di fonti di finanziamento e non vuole tagliare la spesa, chiede lo scostamento.

L’esecutivo così si finanzia emettendo titoli del debito pubblico, aumentando deficit e debito, con il via libera della Commissione Europea e con l’approvazione del Parlamento.  Il ricorso alla misura è infatti prevista “previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti”. La procedura prevede anche l’indicazione di un piano di rientro verso il pareggio di bilancio.

Lo strumento dello scostamento di bilancio è stato molto utilizzato durante l’emergenza covid. Il governo Conte 2 lo ha chiesto cinque volte in tutto: quattro nel 2020 e una nel 2021. Per un aumento del deficit complessivo di 108 miliardi di euro nel 2020 e 32 nel 2021. A questi ultimi si sono aggiunti i 40 miliardi di euro dello scostamento cui ha fatto ricorso il governo Draghi sempre nel 2021. In tutto 180 miliardi.

Il no di Draghi in previsione del negoziato europeo sul Patto di Stabilità e sul pericolo di esposizione del Paese sui mercati finanziari, un rifiuto sulla linea dei 47 miliardi investiti senza scostamento tramite le entrate e la tassa sugli extraprofitto alle società del settore energia (che però ha recuperato solo un miliardo dei 10,5 previsti). L’espressione “scostamento di bilancio” è entrata pienamente nel lessico politico soprattutto negli ultimi anni.

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