Le proposte alla riunione dei ministri dell’Energia
Guerra del gas, l’Europa apre a price cap e decoupling: “Prepariamoci allo stop totale dalla Russia”
“Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo”, è stato il monito lanciato ieri dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. E le istituzioni dell’Unione Europea allora si muovono per trovare soluzioni comuni per ridurre il prezzo del gas e dell’energia. Schizzati costantemente dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Fino a oggi ogni Paese è intervenuto singolarmente con misure nazionali per ridurre i costi delle bollette per privati e aziende. La decisione di prendere scelte comuni e condivise è infatti piuttosto complicata in quanto ogni Paese procede al reperimento dell’energia in modo anche molto diverso.
L’aumento dei prezzi ha convinto però diversi Paesi che solo una risposta condivisa nell’ambito dell’Unione Europea potrebbe risolvere almeno in parte la questione. Il prossimo 9 settembre si terrà una riunione di emergenza dei ministri europei dell’Energia. Le misure potrebbero già essere in vigore il 14 settembre, quando von der Leyen terrà il discorso sullo Stato dell’Unione.
Un prima proposta è quella del cosiddetto price cap, un tetto al prezzo per l’acquisto di gas naturale dalla Russia. La misura è stata sostenuta negli scorsi mesi soprattutto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi ed è stata avversata negli scorsi mesi soprattutto per le resistenze di alcuni Paesi, come la Germania, timorosi che Mosca possa tagliare del tutto i rifornimenti. La notizia del giorno è proprio l’apertura di Berlino, riportata da Repubblica, tramite un messaggio che il ministro dell’Energia Robert Habeck avrebbe mandato su una chat Whatsapp con i colleghi europei. Il principio tiene in considerazione la posizione dell’Europa come un mercato fondamentale per la Russia, che dovrebbe quindi accettare un tetto. Roma lo vorrebbe a 150 euro al megawattora, altri Paesi europei a 200 euro.
La seconda proposta è quella di superare il legame tra prezzo dell’elettricità e prezzo del gas (decoupling) attualmente in vigore nel mercato dell’energia europeo. Il prezzo dell’elettricità è legato a quello del gas, essendo quella prodotta attraverso il gas naturale la più costosa. Il ministro ceco dell’Energia, Jozef Sikela, ha confermato che una bozza sarà elaborata nei prossimi giorni e discussa alla riunione dei ministri europei dell’Energia.
Von der Leyen ha annunciato imminenti “interventi di emergenza” e “una riforma strutturale del mercato europeo dell’energia”. La Presidente ha avanzato anche la proposta di una tassa una tantum sugli extra profitti delle aziende energetiche, ovvero sui guadagni superiori alla media ottenuti in questi mesi per via dei prezzi molto alti dell’energia. Una misura che ricorda molto quella italiana che però ha dato risultati poco soddisfacenti, essendo riuscita a recuperare solo un decimo dei circa dieci miliardi previsti.
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha chiesto “a tutti i 27 paesi europei di mettersi insieme e fermare immediatamente questa esplosione dei prezzi”. Le aperture di Berlino per ora restano dei retroscena politici. Il TTF (Title Transfer Facility) è il mercato del gas e ha sede in Olanda. È la piattaforma sulla quale si tiene la compravendita tra i trader del settore. Le norme europee al momento prevedono un sistema noto come pay-as-clear, in cui l’elettricità viene venduta al prezzo dell’ultimo scambio effettuato sul mercato quando la domanda raggiunge una certa soglia. Il prezzo del gas ieri ha cominciato a scendere fino a 272 euro.
“Porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi è solo il primo passo. L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”, ha detto von der Leyen intervenendo al Forum di Bled e sollecitando la transizione verso fonti energetiche verdi.
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