“Disobbedienza civile”, la chiama lui. Gian Marco Centinaio, ex ministro all’Agricoltura della Lega, in un’intervista al Foglio, ha detto chiaro e tondo che violerà il coprifuoco imposto dalla Regione Lombardia a partire da domani. L’ordinanza prevede da domani fino al 13 novembre il divieto di uscire di casa dalle 23:00 alle 5:00 di mattina.

È una sciocchezza, un grosso equivoco, il coprifuoco che il collega di partito, il governatore Attilio Fontana, ha firmato. Così come la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana. Questo almeno secondo l’ex ministro. “E allora io da domani sapete che faccio? Dopo le undici di sera scendo in strada, mi metto a passeggiare per Viale Cremona, nella mia Pavia. E vediamo se qualcuno viene ad arrestarmi”, ha detto nell’intervista.

Una provocazione o una vera e propria sfida? Di certo c’è che le misure adottate nella Regione abbiano trovato in disaccordo una buona parte del Carroccio. Le nuove restrizioni non sarebbero state percepite con favore, per usare un eufemismo da alcuni esponenti del partito. Lo stesso leader Matteo Salvini avrebbe negli scorsi giorni criticato l’ipotesi del coprifuoco. E secondo il Corriere della Sera avrebbe proprio fatto pressioni sul governatore per non addossarsi la responsabilità di una misura impopolare. “Un corto circuito”, quello nella Lega, ha scritto il Foglio a proposito.

La Lombardia resta la Regione più colpita dalla pandemia. Nell’ultimo bollettino sono stati 4.125 i nuovi contagi su 36.416 tamponi per un totale di 134.604 positivi e di 17.123 vittime dall’inizio dell’emergenza. I positivi attualmente sono 29.890, i ricoverati 1.521,di cui 134 in terapia intensiva. Particolarmente allarmante la situazione a Milano: le Aziende sanitarie hanno ammesso la difficoltà del tracciamento. Per alcuni il coprifuoco dalle 23:00 è una restrizione ancora troppo blanda. Un focolaio è esploso nel reparto di chirurgia dell’Ospedale Sacco.

Redazione

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