Dopo l’allarme lanciato dal vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli (“Facciamo presto o vedremo sfilare i carri militari con le bare“) e dal medico del Cotugno Nicola Maturo (“Servono almeno due settimane di chiusura totale”), arrivano le parole del manager dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva a confermare la preoccupazione per l’impennata di contagi in Campania.

“Zuccarelli ha ragione, rischiamo il collasso” ha dichiarato il direttore dell’Asl nel corso della trasmissione “Barba & Capelli” su Radio Crc. “E’ persona di grande esperienza e ha ripetuto ciò che abbiamo detto in questi mesi. Il virus è un nemico invisibile difficile da combattere. E’ un momento delicato e ha fatto bene a lanciare l’allarme, forse provocatorio, ma merita rispetto per il coraggio di dire le cose come stanno”.

Verdoliva si dice “seriamente preoccupato. Non ci fosse stata l’ordinanza, non avremmo aperto 200 posti nel Covid Center, non avremmo aperto 40 posti di degenza all’Ospedale del Mare e ci stiamo preparando ai 72 posti di terapia intensiva”.

Nella città di Napoli “abbiamo 5622 persone in isolamento domiciliare perché positive, 178 ricoverate in ospedale e altre 6023 a casa in sorveglianza perché a contatto stretto con positivi: oltre 11823 cittadini napoletani. Ad agosto erano 502 in tutto. Zuccarelli ha usato parole forti come tsunami e ha fatto bene perché la situazione è complessa”.

Oggi l’Asl Napoli 1 Centro ha inaugurato il Covid Residence dell’Ospedale del Mare che accoglierà i pazienti positivi asintomatici che non possono trascorrere il periodo di isolamento a cas. Sono circa 180 i posti letto disponibili per un totale di oltre 80 camere. “Questa struttura -spiega Verdoliva – accoglie il paziente che potrebbe andare a casa perché guarito. Abbiamo analizzato condizioni abitative che non consentono la convivenza: un solo bagno, pochi metri quadrati con molte persone, fragilità all’interno del nucleo familiare. Invece viene seguito da remoto da infermieri e medici. C’è il bagno in camera con doccia, il wifi, il telefono e tutti comfort in quanto non è semplice stare chiusi da soli in una stanza”.

Sempre oggi l’Asl gestita di Verdoliva ha convertito l’area del day surgery (chirurgia di un giorno) dell’Ospedale del Mare. Ci saranno così 40 posti letto di degenza e otto di terapia sub-intensiva. Verrà così liberato il Covid Center adiacente (dove sono attualmente ricoverati 30 pazienti in reparto ordinario e sei in terapia intensiva). L’ospedale modulare, tanto criticato nel giorno della sua inaugurazione lo scorso aprile da chi denunciava la mancata pandemia, verrà destinato esclusivamente alle terapie intensive. In totale i posti letto disponibili sono 72 ma inizialmente ne saranno utilizzati solo 16 in attesa dell’arrivo del personale. Oltre all’Ospedale del Mare, c’è anche il Loreto Mare, destinato ai soli pazienti covid-19, che al momento garantisce 40 posti letto in degenza ordinaria e 10 in terapia sub-intensiva.

Sulla questione posti letto lo stesso Verdoliva ha confermato: “Ci sono, abbiamo creato una rete in Campania e li stiamo aprendo man mano. Nuovi posti significa però sospendere altre attività: 40 infatti all’Ospedale del Mare vuol dire toglierne all’attività chirurgica non urgente. Per quanto riguarda invece i positivi, curiamo le persone ma rischiamo il collasso del sistema. Immaginate se si dovessero creare focolai nelle forze dell’ordine o strategiche, come per un ospedale. La pericolosità del contagio non si conta solo nei positivi ma nei parametri che sono significativi e portati all’attenzione. Se si ammalano tutti i tassisti o gli autisti di mezzi pubblici? E’ questo il rischio del collasso. Ecco perché con il presidente De Luca, che ci sta addosso ogni giorno, puntiamo ad evitare i contatti”.

FOCOLAIO POLIZIA MUNIICPALE – Sempre nel corso della trasmissione condotta da Corrado Gabriele, il comandante della polizia Municipale di Napoli Ciro Esposito ha confermato la positività di 30 agenti e il conseguente isolamento di altri 170″. “In questi giorni – ha aggiunto – abbiamo attivato già primi interventi, ho alcuni miei uomini che vivono ad Arzano e rischiano di restare fuori. Ho 30 persone positive al Covid, 170 in quarantena e abbiamo evitato in sicurezza la diffusione del contagio come corpo municipale. Noi lavoriamo per la collettività”. Infine sulla sicurezza degli agenti: “siamo una categoria a rischio in quanto a contatto con la cittadinanza. Nella scorsa primavera non c’erano questi numeri. Siamo attenti nelle nostre strutture, pero’ nella vita privata i contatti inducono a esposizioni. Avremo un servizio di notte per la nuova ordinanza”.