Sollecitate da una congiuntura storica imprevista ed inquietante, le discipline accademiche sono chiamate a rispondere a nuove sfide e a rilanciare un nuovo modo di fare cultura e ricerca. Il tema prevalente nei dibattiti sulle nuove frontiere dell’insegnamento ai tempi del Covid è sicuramente quello del web-learning, e più in generale la necessità di aggiornare il livello tecnologico dei consolidati scenari dell’insegnamento in presenza. Tema strettamente connesso all’ innovazione tecnologica, nel contesto della ricerca, è quello dell’interdisciplinarità. puntOorg è una rete internazionale di ricerca con sede a Napoli, coordinata dal Professore di Organizzazione aziendale Luigi Maria Sicca, e frequentata da studiosi e docenti di differente formazione: economisti, scienziati “duri”, filosofi, musicisti, pittori, fotografi.

L’associazione, fondata nel 2014, persegue lo scopo di attivare progetti di ricerca intra e inter disciplinare attraverso scambi internazionali tra studiosi. La Mission della rete è quella di promuovere progetti di ricerca in grado di essere proiettati nella direzione di percorsi di sperimentazione che tengano conto di mezzi e linguaggi disparati, al fine di creare uno spazio di riflessione critica e di ridiscutere il delicato tema dei processi di costruzione delle teorie. Nelle pubblicazioni della Collana di puntOorg trovano dunque spazio materie quali organizzazione, economia e management, scienze umane e sociali, fisica, matematica e scienze naturali, musica (antica, moderna, contemporanea, jazz, elettronica), teatro, pittura, fotografia, scultura, arti figurative e plastiche.Una visione democratica dei saperi, grazie a cui è possibile che un saggio con un taglio prettamente teorico riviva in una performance artistica o teatrale, per esempio, “nella convinzione che le teorie fanno da sgabello alle pratiche che ci riguardano e che le teorie prevalenti, date come buone negli anni buoni, non funzionano più, specie in tempi di crisi.Occorre allora, innanzitutto, ri-pensare”, come ricorda il Professor Sicca, nume tutelare di un’operazione culturale presieduta da un comitato scientifico che presenta nomi e professionalità della cultura a 360 gradi, per ripensare senza steccati disciplinari le pratiche economico-manageriali, rinnovandone le fonti e i processi conoscitivi.

Chiara Mallozzi, Direttore Artistico di puntOorg, ci ricorda che “una rete presuppone connessioni tra persone che portano con se bagagli di sapere e di saper fare differenti. Le nostre pubblicazioni diventano suoni, istallazioni performance, in un dialogo continuo di linguaggi, come nell’ Esperienza laboratoriale intrapresa a partire dal testo di Tancredi e Clorinda, che è diventato uno spettacolo inedito coprodotto con Casa del Contemporaneo e Interno 5″. “Anche le scienze dure non sono prive di implicazioni sociopolitiche e quindi un punto di incontro tra saperi che tenga conto dello statuto ibrido delle singole discipline è particolarmente prezioso”, sottolinea Mario Nicodemi, fisico teorico e convinto sostenitore della necessità di un’apertura interdisciplinare anche da parte delle scienze cosiddette “dure”.

Vito Lasala, giovane studioso di management, ci racconta che proprio grazie alla rete puntOorg è riuscito a conciliare la sua grande passione per il teatro con il suo percorso accademico: “non c’è una vera distanza tra i due mondi e i rispettivi linguaggi”. Davide Bizjak, ricercatore di Organizzazione Aziendale, ricorda i risultati ottenuti fino ad ora dalla Rete, tra cui: “ una collana di studi, la rivista puntOorg international journal e numerose esperienze di confronto che hanno rimesso in discussione i sistemi consolidati delle conferenze e dei seminari accademici”. “Lo slancio etico di puntOorg e i risultati”, conclude il Professor Sicca, “convergono su una reale esigenza accademica su cui bisogna investire con determinazione e convinzione. La scelta della circolazione dei concetti e delle idee tra ambiti disciplinari rappresenta la vera risposta per gestire la sfida della complessità cui siamo esposti tutti noi”.