Le reazioni alla candidatura dell'ex ministro
Manfredi candidato sindaco, Nappi boccia l’accordo giallo-rosso: “Più che Patto per Napoli è un patto delle tasse”
Dal Patto per Napoli, l’accordo in salsa giallo-rossa che ha sorretto il governo Conte II e che si appresta a supportare l’ex ministro Gaetano Manfredi alla corsa a sindaco di Napoli, al “patto delle tasse”. Così Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore cittadino della Lega a Napoli, definisce l’asse che ha portato ad ufficializzare il nome dell’ex presidente dei rettori italiani per la coalizione di centrosinistra.
Secondo Nappi, che con la Lega sostiene la candidatura del magistrato Catello Maresca, il Patto per Napoli sarebbe “un pezzo di carta che, dietro le parole del trio dei disastri Letta-Conte-Speranza, cerca di mettere ancora le mani nelle tasche dei napoletani”.
Nappi torna indietro e ricorda i giorni di tentennamenti che hanno visto Manfredi porre condizioni chiare per correre come candidato sindaco, un tema su cui attacca duramente: “È vergognoso che queste sinistre, per convincere un candidato che giustamente non si fida di loro, propongano la minestra riscaldata dell’ennesimo Commissario, condita con le solite eterne promesse e mille ovvietà”.
Il riferimento è al debito monstre che ingolfa ogni possibile investimento del Comune. Secondo il consigliere regionale “se davvero si vuole dare sostegno ai Comuni in difficoltà, ci aiutino ad eliminare i paletti che impediscono la gestione efficace delle nostre città ai sindaci, ovviamente a quelli competenti e onesti. Anche per questo spiace molto che una figura autorevole come Gaetano Manfredi accetti di mettere la faccia a sostegno di questo cartello di opportunisti”.
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