Nuova puntata, ennesima bufera. Ancora una volta i servizi di Report finiscono al centro di feroci polemiche. Questa volta all’attacco va Marina Berlusconi, che punta il dito contro il programma condotto da Sigfrido Ranucci: l’approfondimento che domenica sera è stato riservato al Cav «appartiene alla categoria del peggior pattume mediatico giudiziario».

Marina Berlusconi contro Report

Parole durissime quelle messe nero su bianco dalla presidente di Fininvest, che parla di «bidone di accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte» e accusa la trasmissione di aver tentato «di riesumare le infamanti, paradossali accuse di una presunta vicinanza» dell’ex leader di Forza Italia «alla criminalità organizzata». E a tal proposito cita le archiviazioni decise dai Tribunali di Palermo, di Caltanissetta e di Firenze.

Report e “il disprezzo della verità”

Marina Berlusconi è un fiume in piena e rincara la dose contro Report: «Resta fedele al proprio dogma di disprezzo per la verità e per le garanzie processuali, oltre a perseverare nel consapevole esercizio del peggior “disservizio pubblico”». Non sfugge infatti l’ennesimo attacco nei confronti di una persona che, scomparsa oltre un anno e mezzo fa, non può più difendersi. «Report, però, va anche oltre, e nel suo delirio calunniatorio non riesce a trattenersi nemmeno davanti alla morte. I suoi autori non solo hanno scelto di inserire nel loro montaggio alcune riprese del funerale di mio padre senza che ce ne fosse alcuna necessità, ma sono arrivati a irridere quei momenti di cordoglio, sovrapponendo alle immagini del suo feretro una canzonetta ironica: più che una colonna sonora, una colonna infame che viola non solo la deontologia giornalistica, ma il rispetto stesso della dignità umana», conclude la figlia del Cav. Che annuncia il ricorso a «tutti gli strumenti legali più idonei per reagire a questo ignobile e vergognoso esercizio di pseudo giornalismo».

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