Il nuovo decreto sullo stato di emergenza
Mascherine, cosa dice il decreto: obbligatorie sempre al chiuso, dubbi su “prossimità” e runners
Quel che attualmente appare certo è che, nel dubbio, è consigliabile indossarla sempre. Parliamo della mascherina, al centro della novità introdotta dal Consiglio dei ministri di oggi nel nuovo decreto sulla proroga dello stato di emergenza, anticipando il Dpcm slittato al 15 ottobre.
Da domani infatti le mascherine saranno obbligatorie anche all’aperto, ma solo “in prossimità di altre persone non conviventi” e in tutti i luoghi chiusi, tranne le abitazioni private. Una novità importante, perché fino ad oggi l’obbligo era previsto per i solo luoghi aperti al pubblico, mentre col decreto sullo stato di emergenza arriva una nuova stretta. L’uso della mascherina non è però obbligatorio quando è garantita “in modo continuativo la condizione di isolamento”, come ad esempio una passeggiata su una spiaggia deserta.
Nel testo del decreto che ha avuto il via libera dal CdM, e che sarà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, viene specificato anche l’esclusione dall’obbligatorietà per i minori di sei anni e per coloro che stanno svolgendo attività sportiva, oltre ai soggetti incompatibili per patologie all’uso della mascherina. Per i trasgressori le multe previste vanno dai 400 ai mille euro.
DUBBI SUL PROVVEDIMENTO – Il decreto apre scenari e dubbi che si erano già avuti lo scorso maggio con il termine “congiunti”. Il rischio è ovviamente legato all’interpretazione del termine “prossimità”, che necessità ovviamente di chiarimenti e indicazioni per comprendere a che distanza è obbligatoria la mascherina.
Non solo. Nel testo si parla di “attività motoria” in riferimento all’ipotesi di escludere gli sportivi dall’uso della mascherina. Il decreto sullo stato di emergenza infatti non è particolarmente chiaro, con diverse persone che potrebbero “spacciare” una camminata al parco con una sessione di corsa mal riuscita.
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