Entrerà in vigore alla mezzanotte del 7 ottobre il nuovo Dpcm che mette nero su bianco le indicazioni e soprattutto i divieti che dovranno rispettare gli italiani per fare fronte all’emergenza Coronavirus, ritornata con forza e a suon di oltre 2mila contagi al giorno.
Misure fissate e suggerite dal Comitato tecnico scientifico, che ha consegnato lunedì al governo le indicazioni per fare fronte alla “seconda ondata” dei contagi, provvedimenti che potranno subire modifiche se la curva epidemica dovesse continuare a crescere, mandando in difficoltà le strutture sanitarie del Paese.
Il nuovo Dpcm con le misure anti Covid dovrebbe avere una durata di trenta giorni.
MASCHERINE E MULTE – Sulle mascherine le restrizioni sono già state anticipate da alcune Regioni, ma da domani in tutta Italia scatterà l’obbligo di indossarle anche all’aperto, con la sola eccezione per chi è in auto, scooter o bici, o se si fa attività motoria mantenendo un distanziamento di almeno due metri.
Il mancato rispetto dell’obbligo di indossare la mascherina è punito con sanzioni amministrative che vanno dai 400 ai 3000 euro. Multe della stessa portata anche per gli esercenti che non fanno rispettare l’obbligo di mascherina nel proprio locale, ma in questo caso può scattare anche la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
Ammenda invece da 500 a 5mila euro per chi viola la quarantena, ovvero per chi ha contratto il virus ma non rispetta le restrizioni. Oltre alla multa va segnalata anche la possibilità di essere denunciato per epidemia colposa.
FESTE PRIVATE – Niente ‘feste danzanti’, ancora ferme dopo il provvedimento del 16 agosto scorso, emanato dopo l’estate segnata dai contagi nei locali della Sardegna. Per le feste private dopo cerimonie come matrimoni e battesimi la stretta prevede un massimo di 200 persone, con obbligo di mascherina al chiuso. Regole queste che verranno applicate anche per teatri e cinema.
BAR E RISTORANTI – Al momento l’esecutivo non metterà in atto una stretta nei confronti di bar e ristoranti con chiusure anticipate. L’ipotesi, ampiamente anticipata nei giorni scorsi dai giornali, è stata smentita da fonti di Palazzo Chigi. Al momento infatti il Governo lascerà mano libera alle Regioni di deciderà in tal senso, come ha fatto ad esempio la Campania di Vincenzo De Luca che ha imposto la chiusura anticipata alle 23.
ESERCITO E CONTROLLI – Novità anche sul fronte dei controlli in strada. Una circolare firmata dal prefetto Bruno Frattasi, capo di gabinetto della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, prevede infatti l’utilizzo dell’esercito, in particolare dei militari impegnati nell’operazione ‘Strade sicure’, nel vigilare sul rispetto delle regole da parte dei cittadini.
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