Via libera in Consiglio dei Ministri all’approvazione della proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio con l’introduzione da subito dell’obbligo della mascherina nei luoghi all’aperto, ma solo se “in prossimità di altre persone non conviventi”, ma col decreto scatta anche l’obbligo in tutti i luoghi chiusi, tranne le abitazioni private.

In precedenza era arrivato il via libera della Camera, dopo il sì al Senato di ieri, alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza in merito alle misure di contenimento del Covid-19. I sì sono stati 253, i no 3, gli astenuti 17, mentre l’opposizione non ha votato.

Ieri, alla Camera dei Deputati, per ben due volte è mancato il numero legale sulla risoluzione di maggioranza per l’assenza dei parlamentari che appoggiano l’esecutivo, molti dei quali in quarantena. In tutti erano 120 infatti i deputati in missioni, numero che comprende anche quelli in isolamento fiduciario. Proprio ieri sera la giunta per il Regolamento aveva deciso che i parlamentari in quarantena dovessero essere considerati in missione, riducendo in questo modo il quorum per il raggiungimento del numero legale.

Intanto il nuovo Dpcm slitta di una settimana, con la proroga fino al 15 ottobre di quello attualmente in vigore, con l’obbligo delle mascherine all’aperto che come detto sarà immediato. Previste multe da 400 a 1.000 euro per i trasgressori. Sanzioni per i gestori dei locali che non faranno rispettare gli obblighi. Multe salate anche per viola la quarantena e per i locali che non faranno rispettare le norme sanitarie. Possibilità poi per le Regioni di stabilire deroghe alle disposizioni del governo solo se più restrittive. E la app Immuni sarà operativa fino al 31 dicembre 2021.

FESTE PRIVATE – Niente ‘feste danzanti’, ancora ferme dopo il provvedimento del 16 agosto scorso, emanato dopo l’estate segnata dai contagi nei locali della Sardegna. Per le feste private dopo cerimonie come matrimoni e battesimi la stretta prevede un massimo di 200 persone, con obbligo di mascherina al chiuso. Regole queste che verranno applicate anche per teatri e cinema.

BAR E RISTORANTI – Al momento l’esecutivo non metterà in atto una stretta nei confronti di bar e ristoranti con chiusure anticipate. L’ipotesi, ampiamente anticipata nei giorni scorsi dai giornali, è stata smentita da fonti di Palazzo Chigi. Al momento infatti il Governo lascerà mano libera alle Regioni di deciderà in tal senso, come ha fatto ad esempio la Campania di Vincenzo De Luca che ha imposto la chiusura anticipata alle 23.

ESERCITO E CONTROLLI – Novità anche sul fronte dei controlli in strada. Una circolare firmata dal prefetto Bruno Frattasi, capo di gabinetto della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, prevede infatti l’utilizzo dell’esercito, in particolare dei militari impegnati nell’operazione ‘Strade sicure’, nel vigilare sul rispetto delle regole da parte dei cittadini.