Un passo in più e si è dissolta la nebbia. Il governo Meloni c’è, ha un suo programma, soprattutto ha una sua leader, donna, che sa farsi valere. Oggi ha parlato la presidente del Consiglio, ha detto cosa vuole fare e con chi. Basterà ancora un passo – e ci sarà domani al Senato – probabilmente parleranno Berlusconi e Salvini e capiranno tutti, senza equivoci, che questo governo sul programma presentato da Meloni è compatto, coeso, è un governo che ha pieno diritto di essere considerato europeo e anche atlantista, perché questo sono tutti gli esponenti della coalizione.

C’è poco da dire, la Meloni l’ha spiegato bene “io ero un outsider, un underdog, quella sfavorita, quella su cui nessuno avrebbe puntato e invece ce l’ho fatta perché sono andata avanti con le mie idee”. Ora, chi si aspetta che Giorgia Meloni cambi le sue idee per accattivarsi i giornali della sinistra si sbaglia di grosso. I giornali della sinistra e anche molti esponenti, sembrano quelli che a scuola andavano dai bambini più piccoli e gli dicevano “Ma Babbo Natale non esiste”, soltanto per vederli piangere. Quelli aspettavano con la letterina i regali sotto l’albero e i più grandi gli dicevano ‘non esiste Babbo Natale, ti stanno prendendo in giro!’ soltanto per farli piangere, per vederli un po’ in disperazione. Solo che il gioco non funziona, perché non hanno nemmeno l’autorevolezza dei cattivi ragazzi, dei cattivi maestri, questi esponenti della sinistra. I bambini non sono più bambini, non c’è Babbo Natale ma c’è Giorgia Meloni, c’è il governo Meloni che farà il suo programma, quale sarà? Quello dell’emergenza che tutti conoscono e che lei ha preso dalle carte di Draghi e che porterà in Europa.

Poi c’è un altro programma – piaccia o non piaccia – non si metta in lacrime la Repubblica che sogna un’opposizione interna alla coalizione di Giorgia Meloni, piaccia o non piaccia lei ha parlato di tregua fiscale e ha detto anche, non è programma di domani, di semipresidenzialismo, le stesse cose dette in campagna elettorale. Ma cosa pensate, che dopo aver vinto le elezioni rinneghi le cose che l’hanno fatta vincere?

Gli italiani l’hanno votata per le cose che ha detto non perché governava, anzi quelli che governavano sono stati mandati in parte a casa, e quelli che si erano compromessi in un governo di unità nazionale li hanno penalizzati, vale per gli amici di Draghi ma anche per Salvini e Berlusconi. Hanno pagato prezzi sanguinosi Forza Italia e Lega per essere stati in un governo di coalizione. E’ chiaro che la Meloni premerà l’acceleratore sui punti del programma che l’hanno fatta vincere. Qual è il programma per l’immigrazione? Lo stesso per Salvini, Berlusconi, Meloni, ossia che non siano gli scafisti a decidere chi deve entrare in Italia.

Che si facciano dei blocchi al di là del mare e si decida chi può venire e chi no, chi sta scappando da guerre e carestie. E’ qualcosa che si può accettare? Sì. Si può accettare la Meloni? Sì. Purtroppo si deve accettare il governo della Meloni nella sua totalità, questa è la realtà. La sinistra pensi a come deve costruire un suo rapporto con l’elettorato e con il popolo, perché mi sembra spartita da queste elezioni, solo incattivita a far dispetti ad un governo che intanto cerca di governare.

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Direttore editoriale di Riformista.Tv e TgCom