Gli italiani sono ottimisti: per la piega che hanno preso gli eventi, e l’emergenza, nelle ultime settimane; per via della curva che scende intrapresa dalla pandemia da covid-19 in Italia. Per quasi un italiano su due infatti (il 41%) la fine del contagio globale è ormai vicina. A riportarlo è un’indagine realizzata all’EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona. La metà del campione intervistato (49%) ritiene che oggi il Covid-19 sia meno pericoloso di prima: a settembre 2021 erano il 37% e a marzo 2021 il 19%.

Gli italiani hanno ora necessità di voltare simbolicamente pagina, riconquistandosi spazi di libertà di vita ma soprattutto riacquisendo capacità progettuale sul proprio prossimo futuro. Una necessità frustrata a più riprese dalle precedenti ondate della pandemia ma che ora più che mai diventa necessaria per dare ossigeno anche sul piano psicologico”, il commento della professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute e direttore dell’EngageMinds HUB dell’Università Cattolica.

A essere “preoccupato per la sua salute” è intanto il 18% del campione contro il 35% del marzo 2021. La paura di nuove varianti è al 28%. L’“effetto Omicron” si fa comunque sentire: il 38% degli intervistati percepisce il rischio del contagio. Lo scorso settembre era il 26% ma l’ondata della variante emersa prima in Africa e poi diffusasi nel resto del mondo è esplosa a fine novembre. E infatti è solo di pochi giorni fa l’allerta del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) secondo il quale la pandemia non è finita e non è assolutamente detto che Omicron sarà l’ultima variante.

“Gli italiani sono pronti e consapevoli a convivere con il virus, riappropriandosi di qualche libertà persa ma senza comportamenti superficiali”, ha aggiunto Graffigna. Dello stesso parere Fabrizio Pregliasco: “Secondo me stiamo uscendo dalla pandemia ma c’è un po’ troppa voglia di dire è finito tutto – ha detto il virologo docente della Statale di Milano – Endemia non è la risoluzione del problema ma presenza, convivenza e un rischio accettato di un’extra-mortalità. Si convive anche con l’influenza, causa di elevata mortalità tra gli anziani. Con l’influenza però c’erano pochissime polmoniti virali gravi, mentre con il Covid il problema è questo”. È caduto in questi giorni l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Da oggi via ai controlli del Super Green Pass nei posti di lavoro per gli over 50.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.