Ottimismo per un supervaccino: un farmaco che possa essere efficace nella prevenzione contro tutte le varianti dal SarsCoV2. A due anni dall’esplosione della pandemia da covid-19 i risultati comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità fanno ben sperare. L’Iss sta infatti mettendo a punto un nuovo prototipo del farmaco, basato su una proteina comune a tutte le varianti, e i test preclinici condotti sui topi ne hanno evidenziato l’efficacia. È su un tipo di strada simile che potrebbe essere messo a punto un piano per una vaccinazione annuale.

“L’unica certezza è l’incertezza”, aveva detto la Commissaria dell’Unione Europea alla Salute Stella Kyriakides a proposito del prossimo futuro, dell’evolversi della pandemia. E solo due giorni fa Andra Ammon, direttrice del Centro Europeao per le malattie (ECDC) aveva avvertito che “la pandemia non è finita” e che “non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo”. A metà dello scorso novembre erano cominciate a essere insistenti le voci su una nuova variante emersa nei Paesi meridionali del continente sudafricano; soltanto in queste ultime settimane e giorni la curva causata dall’ondata di positivi si è appiattita e ha cominciato a calare. Proprio con Omicron i vaccini al momento approvati e iniettati sono molto efficaci contro la malattia ma meno contro il contagio.

Lo studio dell’Iss mette comunque ottimismo, fa ben sperare, e rappresenta un nuovo passo in avanti.  L’auspicio è che possa trovare conforto anche nei test sull’uomo. La ricerca si basa sulla proteina N, e non sulla più nota Spike, che non mostra quasi alcuna mutazione tra le varianti di SarsCoV2 finora note. Si evidenzia una protezione duratura anche su cariche virali elevate. È stato pubblicato sulla rivista Viruses e condotto dai ricercatori del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Iss. Ha dimostrato che il suo approccio innovativo genera una risposta immunitaria efficace e duratura in topi infettati con SarsCoV2.

Circa il 9% degli over 12 anni non ha ancora ricevuto il vaccino. Il rischio di nuove varianti resta una minaccia e un’incognita che preoccupa. L’obiettivo è quello di mettere a punto vaccini “ad ampio raggio” di efficacia. Il metodo con cui è usata in questo studio la proteina N sarebbe inoltre in grado di generare una memoria immunitaria a livello polmonare che potrebbe essere garanzia di effetto protettivo duraturo. Il meccanismo è basato sulla ingegnerizzazione delle nanovescicole naturalmente rilasciate dalle cellule muscolari. Anche Pfizer-BioNTech e Moderna hanno fatto sapere di essere al lavoro su nuovi vaccini a mRna specifici contro Omicron. Il nuovo vaccino americano Novavax dovrebbe arrivare in Italia dal 24 febbraio.

Gli attuali vaccini sono solo parzialmente efficaci contro Omicron. Il dato importante è che le mutazioni ad oggi viste sono tutte relative alla proteina Spike del virus SarsCoV2, mentre il nuovo studio Iss dimostra come la proteina N del virus rimanga invariata ed è dunque presumibile che rimanga tale anche in eventuali varianti non ancora scoperte o future”, ha commentato il virologo Fabrizio Pregliasco. Allo studio sarà necessario ancora molto tempo, per i test sull’uomo, ma i risultati finora ottenuti fanno ben sperare. L’Istituto superiore di Sanità ora ha in cantiere degli studi addizionali per stabilire parametri come ad esempio la sicurezza della piattaforma vaccinale e la sua tollerabilità.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che “è grazie al 91% di vaccinati se Omicron non ha determinato pressione eccessiva sugli ospedali”. A oggi sono oltre 132 milioni le somministrazioni condotte in Italia, quasi 48 milioni le persone che hanno completato il primo ciclo vaccinale, più di 36 milioni quelli che hanno ricevuto la dose booster, oltre un milione e 300mila i bambini nella fascia tra i 5 e gli 11 anni ad aver ricevuto almeno una dose. Da domani via all’obbligo per gli over 50 lavoratori, nel pubblico e nel privato. Previste proteste al Circo Massimo di Roma.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.