“Cari, sto bene e in buona salute, spero che anche voi siate al sicuro e stiate bene. Famiglia, amici, amici di lavoro e dell’università di Bologna, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole”. Lo scrive in una lettera Patrick George Zaky, lo studente dell’Università di Bologna in carcere in Egitto da inizio febbraio, recapitata alla sua famiglia. Lo annuncia la rete ‘Patrick Libero‘.
“Spero che stiate tutti bene e che il Coronavirus non abbia colpito nessuno dei nostri cari. Un giorno sarò libero e tornerò alla normalità, e ancora meglio di prima”, aggiunge lo studente nella missiva. “Naturalmente non ha potuto dire tutto quello che voleva, dato che queste lettere passano attraverso varie mani di sicurezza prima di raggiungere il destinatario. Sì, siamo ancora preoccupati, ma siamo felici di leggere le sue parole”, scrivono gli attivisti che hanno diffuso il contenuto della lettera.
Patrick #Zaky scrive alla famiglia: “Sto bene, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole”
Una bella notizia che non deve minimamente far calare l’attenzione sul caso né la pressione sul governo egiziano nel chiedere il suo tempestivo rilascio. pic.twitter.com/C6doBEaphl
— 6000 Sardine (@6000sardine) July 4, 2020
Zaky, studente 27enne dell’Università di Bologna, era stato arrestato al Cairo nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 2919, con la detenzione sempre prolungata dalle autorità egiziane. Contro di lui le accuse riguardano reati di opinione, attualmente è recluso nel nel maxi complesso carcerario di Tora, alle porte del Cairo.
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