Sono segnali contrastanti quelli che arrivano dal tema pensioni, nel giorno in cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi i principali sindacati italiani e i loro rappresentanti.

Nell’incontro con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Meloni ha sottolineato che “siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso, un aumento dei costi delle materie prime, un’inflazione vicina al 10%, salari inadeguati, pensioni di oggi basse”, ma soprattutto che “quelle future che rischiano di essere inesistenti”.

Ai rappresentati dei sindacati, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone, la premier ha ricordato che l’approccio dell’esecutivo “è di totale apertura e rispetto. Dove ci porterà questo confronto dipenderà dell’approccio e dalla disponibilità di ciascuno di noi”.

Alle sigle sindacali Meloni ha chiesto di “mettere da parte i preconcetti e, nel rispetto delle diverse convinzioni, è necessario provare a ragionare tutti nella stessa direzione: la difesa dell’interesse generale”.

Le reazioni dei sindacati

Una disponibilità “formale” al “confronto” ma senza, al momento, “risposte. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, ha riassunto l’esito dell’incontro, il primo, col premier Meloni.

Sul piano formale – ha spiegato fuori da Palazzo Chigi – il presidente del Consiglio ha dichiarato una grande disponibilità a un confronto sui vari temi da affrontare anche per le scelte strategiche che devono essere fatte. Ha dichiarato che considera il rapporto con le parti sociali molto importante. Sul piano formale questo è un elemento su cui abbiamo dichiarato la nostra piena disponibilità al confronto, alla discussione e ad avanzare proposte. Nel merito ad oggi noi risposte non ne abbiamo avute”, ha sottolineato Landini, che ha ricordato come nel vertice il sindacato ha espresso la sua contrarietà alla flat tax perché “serve una riforma fiscale seria che aumenti il netto in busta paga, bisogna rafforzare la lotta all’evasione e siamo contrari alla logica dei condoni”.

Di “riunione positiva” parla invece il leader Cisl Luigi Sbarra, che definisce “apprezzabile soprattutto per l’impegno che il premier Meloni ha assunto con il sindacato di consolidare e valorizzare il dialogo sociale, tanto nella gestione dell’emergenza quanto nelle fasi di confronto della Legge di stabilità”.

Al governo Sbarra ha chiesto che “vengano prorogate e rafforzate tutte le misure in scadenza per contrastare il caro bollette e fronteggiare questo eccessivo tasso di inflazione che si sta alzando, con misure rivolte a sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e delle famiglie”.

Pensioni aumentate del 7% dal 2023

Sempre dall’esecutivo, accanto all’allarme sul futuro delle pensioni, è arrivata una notizia di altro tenore. Un decreto firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha disposto un adeguamento mensile pari al 7,3 per cento a partire dal primo gennaio 2013.

L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.