Che fine hanno fatto le multe per i non vaccinati? La misura decisa dal governo Draghi, con la norma risalente all’8 gennaio scorso e l’obbligo vaccinale per gli over 50 scattato dal primo febbraio, è rimasta per ora solo sulla carta a causa di numerose ‘falle’.

I motivi sono diversi: da una parte l’Agenzia delle entrate non ha ancora ricevuto dal ministero della Salute la lista dei cittadini e dunque non ha potuto inviare alcuna ‘comunicazione’ a coloro che a febbraio ancora non si erano sottoposti al vaccino contro il Coronavirus.

Ma, come scrive oggi Repubblica, le tempistiche per i no Vax ultracinquantenni di ricevere la fatidica multa ‘una tantum’ da 100 euro sembrano essere lunghe. Di mezzo infatti ci si è messo anche il garante della Privacy, che deve ancora valutare la legittimità che gli elenchi dei non vaccinati possano essere resi noti ad altri soggetti, ovvero il passaggio da ministero della Salute ad Agenzie delle entrate.

Un paradosso classicamente italiano: nei fatti l’esecutivo ha approvato e ‘comunicato una norma prima che venisse correttamente valutata la sua applicabilità. E infatti sono ancora in coso le discussioni tra Garante della privacy, ministero della Salute e Sogei, la società informatica a cui il ministero dell’Economia ha affidato la gestione di incrociare i dati delle vaccinazioni, tramite i documenti forniti al momento dell’inoculazione, e inviare al ministero l’elenco degli over 50 non in regola. Questo elenco poi dovrebbe essere girato dal ministero guidato da Roberto Speranza all’Agenzia delle entrate per la conseguente multa da 100 euro, che però è ferma ai box perché l’elenco al momento non esiste.

In realtà anche in presenza degli elenchi non sarebbe facile recapitare le sanzioni. L’Agenzia delle entrate deve infatti far partire un avvertimento prima della multa vera e propria: il cittadino over 50 potrebbe infatti guarito dal Covid o avere un’esenzione. Quindi, in assenza di una giustificazione all’Asl, che deve pervenire entro dieci giorni, il nominativo torna al ministero che lo inserisce nella lista dei sanzionabili da inoltrare all’Agenzia. La multa sarà quindi notificata entro 180 giorni, a cui però potrebbero aggiungersi i tempi di un eventuale ricorso amministrativo da parte del cittadino non vaccinato che porterebbe il tutto “alle calende greche”.

Date le tempistiche che rischiano di non essere brevi, l’altro paradosso infatti è che le multe potrebbero essere comunicate agli over 50 no Vax quando l’obbligo sarà terminato: la scadenza ad oggi è fissata al 15 giugno.

La replica del Garante

Garante della privacy che dopo le polemiche è intervenuto con una nota ufficiale con cui chiarisce che non c’è nessun ostacolo all’invio delle multe per i cittadini che hanno oltre 50 anni e sono senza vaccino.

“È destituita di ogni fondamento l’affermazione che il Garante per la protezione dei dati personali abbia rallentato o bloccato l’attuazione della norma che individua le sanzioni per i cittadini e i lavoratori ultra 50enni sottoposti all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19”, si legge nella nota.

Garante che conferma di aver ricevuto tardi la richiesta per esprimersi sul passaggio di nomi tra Ministero della Salute e Agenzia delle Entrate, ma che la pratica è stata portata a termine con urgenza: “Il Garante, come sempre in questi casi, si è occupato della questione con la massima urgenza, rilasciando il parere positivo sullo schema di decreto oggi stesso, dopo due soli giorni dalla ricezione della documentazione”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia