Altre due armi contro il Coronavirus, per porre fine ad una pandemia che dura ormai da due anni. Da domani sarà in distribuzione in Italia la pillola Paxlovid, il farmaco antivirale di Pfizer, mentre in primavera dovrebbe arrivare il via libera al vaccino anche nella fascia di età 0-5 anni.

Vaccino che “sarà certamente di due dosi, e gli studi prevedono un dosaggio ridotto anche rispetto alla fascia 5-11 anni”, ha annunciato oggi a SkyTg24 il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.

Una volta che avremo i dati saremo più precisi rispetto all’inizio della campagna di vaccinazione in questa fascia di età“, ha spiegato ancora Locatelli.

Ovviamente le agenzie regolatorie sono chiamate a formulare il loro parere autorizzativo in funzione dei dati che verranno a cumularsi rispetto al profilo della sicurezza, ma qui personalmente non ho la minima perplessità“. Locatelli ha ricordato che “siamo ormai a un milione e 200 mila bambini nella fascia 5-11 anni vaccinati nel nostro paese e non sono stati segnalati casi che possono destare la minima preoccupazione. Abbiamo coperto questo 33% di bambini – ha proseguito il coordinatore del Cts – e abbiamo avuto la triste dimostrazione nell’ultima settimana che ci possono essere dei casi fatali anche in queste fasce di età, quindi il messaggio forte è continuare la politica delle vaccinazioni“.

Quanto ai tempi per la fascia di età 0-5 anni, Locatelli ha confermato che “potrebbe essere ragionevole l’orizzonte dell’inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione”. Il coordinatore del Cts ha aperto anche ad una possibile quarta dose del vaccino, per ora solo una ipotesi: “Dobbiamo affrontare la problematica della quarta dose in maniera laica, non dandola assolutamente per scontata ma non escludendo la possibilità di somministrazione”.

LA PILLOLA PAXLOVID – Inizierà invece domani la distribuzione alle Regioni e alle Province autonome dei primi 11.200 trattamenti dell’antivirale Paxlovid, la pillola anti Covid di Pfizer, dopo la firma del contratto tra la struttura del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo e la casa farmaceutica americana.

Il contratto prevede la fornitura di 600mila trattamenti nel corso del 2022, che verranno progressivamente distribuiti alle Regioni secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.