La monarchia belga
Qatargate, liberato Panzeri dopo le confessioni. Kaili sotto tortura: zero prove e carcere finché non parla
La magistratura belga ha deciso di scarcerare Antonio Panzeri. Lui ha confessato di avere preso tangenti dal Qatar, ha accettato di accusare le persone che i magistrati volevano che accusasse. Ha ottenuto la scarcerazione della figlia e della moglie e anche un robustissimo sconto di pena. È ha ricevuto il guiderdone.
Chi invece resta in carcere è Eva Kaili. Lei non ha confessato e non ha accusato. E siccome la magistratura belga non riesce a trovare prove contro di lei ha deciso di lasciarla in cella finché non confessa. Niente domiciliari sebbene sia mamma di una bambina di due anni, che può vedere solo due volte al mese per un’oretta.
Non ha potuto nemmeno partecipare al suo secondo compleanno. È stata anche vessata fisicamente prima dell’interrogatorio. Nessuno la difende. Chissà quando la monarchia belga deciderà di uscire dal medioevo e approdare allo Stato di diritto.
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