Lunedì 3 gennaio 1994 – Silvio Berlusconi propone un tetto alla pressione tributaria e alla spesa pubblica “Non è possibile risanare i conti pubblici accrescendo le entrate, senza controllare le spese. Dobbiamo introdurre un tetto di fiscalità, fissando per legge la percentuale massima di reddito che il governo può assorbire con le imposte”.
Dura replica del Segretario del PDS Achille Occhetto alla proposta di Berlusconi “Con questa proposta Berlusconi, e Segni che l’ha seguito, hanno dimostrato di non essere uomini di governo seri. È una proposta demagogica che assomiglia di più a quelle che fanno i piccoli dittatori sudamericani. Non è così che si fa la nuova politica. Perché, allora, Berlusconi mi deve dire quanti vecchietti, quanti pensionati vuole gettare sul lastrico, quante scuole ed ospedali vuole chiudere, quante ferrovie vuole impedire che funzionino. E soprattutto Berlusconi deve dirci come vuole abbattere il debito pubblico lasciato dai suoi amici del Caf e da quei democristiani che adesso stanno con Segni”.
Il giudice per le indagini preliminari della Procura di Milano Italo Ghitti afferma che è appena cominciato il difficile processo purificante che porterà a un’Italia nuova e onesta. Le indagini, dice, toccheranno ogni livello della società italiana “Un elemento cruciale che è finora mancato nella vicenda di Tangentopoli è l’apparato burocratico. Non è stato quasi toccato. Intendo dire le radici della società, dove la corruzione è più diffusa. È ora che i giudici si consultino e riflettano su questo aspetto”

Venerdì 3 gennaio 2014 – Lo spread, il termometro che misura la fiducia internazionale nei confronti della capacità di un Paese di onorare i propri impegni finanziari, è tornato sotto quota 200 punti base, a 198. Non succedeva dal luglio 2011, prima che a Roma arrivasse la famosa lettera della Bce firmata da Jean-Claude Trichet e Mario Draghi.
Aumenta la difficoltà di risparmio degli italiani: il 58% degli dichiara che nell’ultimo anno la quota del denaro che è riuscita a mettere da parte è diminuito. Sale, inoltre da 26% a 33% la percentuale di coloro che non hanno risparmi accantonati, leggermente sopra la media europea di 32%, mentre il 49% non riesce ad aumentare quanto accantonato.
Gli Stati Uniti sono sotto una supertempesta di neve che dal tardo pomeriggio di ieri sta colpendo il centro nord e il nordest del paese. L’ondata di maltempo ha già fatto 13 vittime negli Stati più colpiti: Michigan, Kentucky, Indiana, Illinois, New York e Pennsylvania. Si tratta di un primo bilancio, spiegano le autorità, sottolineando come il maggior pericolo in queste ore sia legato agli incidenti stradali dovuti alle strade ghiacciate. Le temperature sono in picchiata, e in certe zone, come ad esempio New York, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, hanno raggiunto i 25 gradi sotto lo zero.