E che palle le proteste delle comparse che si ribellano al confronto televisivo tra Meloni e Schlein. Avrete tutti i vostri pedanti argomenti burocratici e legalesi e le delibere dell’Agcom e i precedenti storici e la par condicio e il confronto “non conforme ai principi di parità di trattamento” e la delibera 304/2022 e il dibattito che dovrebbe includere secondo l’art.6 “un numero di partecipanti tra tre e sei” e il pietoso appello di uno di voi che dice “si sottraggano e favoriscano il dibattito tra tutte le liste”.

Ma piantatela, e ficcatevi in testa – una volta e per tutte – che il sistema mediatico ha delle logiche micidiali, inesorabili. Dal momento della nomina a segretaria del Pd della Schlein, il duello televisivo tra le due è stato immaginato, progettato, messo in cantiere, lavorato e ormai quasi già metabolizzato: troppo ghiotta l’idea di due giovani donne in competizione per la leadership di un paese bacucco e maschilista.

Ma voi limitatevi a stare buoni, limitate al massimo le chiacchiere: il confronto da Vespa sarà l’ultimo, inevitabile atto della partita tra le due. Pensate piuttosto che dal giorno dopo, cari avversari e competitor delle duellanti, avrete magari qualche argomento di critica da spendere verso Elly e Giorgia, e potrete provare a battere qualche colpo per farvi sentire e occupare uno strapuntino sulla scena. Naturalmente se ne sarete capaci.