Le liste per le elezioni regionali in campania sono fatte e sono stati resi i nomi dei candidati delle 27 liste presentate a sostegno degli 8 candidati alla presidenza. Un folto gruppo di liste sostiene Vincenzo de Luca, precisamente 15, e tra queste anche Davvero Sostenibilità e diritti – Partito animalista. Quest’ultima raccoglie ex Verdi e gli esponenti del Partito Animalista che tornano dopo un po’ a misurarsi con il voto. Appartiene a quest’ultimo gruppo il candidato Gabriele Buonanno, nel collegio della provincia di Avellino. Ma Buonanno, origianario di Solofra, cittadina irpina nota per la concia delle pelli, è brand manager presso Osci – Italian Luxury Bags, azienda che produce borse in pelle vera. Un vero e proprio controsenso per chi si professa ambientalista, di partito e di fatto, e poi lavora “pregiate pelli italiane” tutte “creazioni artigianali”. E subito è scattata la polemica nel partito.

“Per noi contano gli ideali, non le poltrone – scrive in una nota il Partito Animalista Italiano – Nella giornata di ieri, a liste chiuse, ci è stato detto che un candidato della lista Davvero Sostenibilità e Diritti che concorre con noi in Campania, è un imprenditore nel campo delle borse di pelle. Questo va contro tutti gli ideali degli animalisti ed è un tradimento del patto siglato con la lista ecologista, per cui nessun candidato deve lucrare sulla vita degli animali”. E ci va giù pesante: “Dopo la riunione di stamattina abbiamo chiesto al partito Davvero Sostenibiltà e Diritti di ritirare la candidatura di questa persona, in caso contrario, oltre ad intraprendere forti azioni legali per tutelare l’immagine del movimento animalista, chiuderemo la nostra campagna elettorale in Campania qui. Non accettiamo persone che per la poltrona non guardano in faccia nessuno, e che giocano sui sentimenti di noi animalisti. Gli animali sono da liberare, non da imprigionare e uccidere per farci borsette alla moda”.

Ma il candidato Buonanno non ci sta e rimanda le accuse al mittente: “In merito al comunicato stampa del Partito Animalista, che di fatto condivido nella lettera e nello spirito circa il rispetto che si deve agli animali, pratica che peraltro osservo profondo e sincero sentimento, devo precisare che come lavoratore nell’azienda familiare con mansioni squisitamente contabili, nemmeno per un momento, aderendo in quota Davvero alla lista irpina in corsa per le regionali, ho architettato o soltanto immaginato di sfruttare il prestigioso simbolo del Partito Animalista per rincorrere sogni di poltrone o quant’altro. Oltre tutto, per carattere e formazione culturale, mai e poi avrei potuto accettare di candidarmi in una lista contrassegnata dal Partito Animalista, ovvero da un simbolo che sottintende una precisa ideologia, se non avessi condiviso ispirazione, programma e obiettivi”.

E chiede di poter rimanere in corsa: “In ragione di questi motivi, che sosterrei in ogni sede richiesta e che intanto rendo pubblici, rinnovo la mia richiesta di poter continuare in questa battaglia elettorale che potrà maggiormente diffondere anche in Irpinia sentimenti di doveroso rispetto e difesa del mondo degli animali”. Il Partito ci pensa e scrive su Facebook che ” valuterà le successive azioni del caso”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.