Armato di fucile ha ucciso il padre 90enne e la vicina di casa, intervenuta sul pianerottolo perché preoccupata da quello che stava accadendo nell’appartamento dove l’uomo si è barricato per ore, sparando anche contro i vigili del fuoco giunti sul posto dopo l’allarme lanciato dai residenti per un forte odore di gas. Per fortuna nessuno di loro è rimasto ferito, danni ai mezzi di soccorso.

L’orrore di San Candido, paesino ostaggio di un 50enne

E’ la cronaca dell’orrore andato in scena, a partire dalle prime ore del mattino di domenica 18 agosto, a San Candido, della provincia autonoma di Bolzano in Alto Adige. L’uomo, il 50enne Ewald Kühbacher, è stato bloccato dai carabinieri del Gis, il gruppo di intervento speciale, che nella tarda mattinata ha fatto irruzione nell’abitazione dopo ore di trattative fallite. Si sarebbe esploso un colpo d’arma da fuoco alla gola e le sue condizioni sarebbero disperate.

In precedenza Kühbacher ha ucciso il padre Hermann e la vicina di casa Waltraud Jud, 50enne moglie del dirigente della Banda Musicale di San Candido. L’arma utilizzata è il fucile del padre, ex guardia forestale, vedovo dal 2019.

Il blitz in casa dei Gis, uomo tenta il suicidio: è grave

Una mattinata ad alta tensione a San Candido con le forze dell’ordine che hanno circondato la palazzina e, dopo essersi rese conto che non c’erano margini di trattativa hanno posizionato cariche esplosive fuori dalla casa per abbattere il portoncino d’ingresso. L’irruzione è avvenuta poco dopo le 11 con le forze dell’ordine che hanno trovato il cadavere del 90enne e a terra, agonizzante il figlio. Non è chiaro se c’è stato un conflitto a fuoco.

Secondo quanto riferiscono agenzie stampa, l’uomo avrebbe sparato contro i militari del Gis che non hanno risposto al fuoco e poi si è rifugiato in un’altra stanza dell’appartamento, dove avrebbe poi puntato l’arma contro se stesso ferendosi gravemente alla gola. Adesso si trova ricoverato in fin di vita in ospedale.

Redazione

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