Il ‘miracolo’ della liquefazione del sangue di San Gennaro non si è rinnovato. Il prodigio del santo protettore di Napoli era atteso questa mattina, ultima delle tre date annuali nelle quali tradizionalmente si ripete, ma al termine della messa celebrata alle 9 presso il Duomo di Napoli l’abate della Cappella di San Gennaro, Vincenzo De Gregorio, ha annunciato il non verificarsi del miracolo. “Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido”, ha spiegato l’abate.

La teca sarà riportata nella Cappella alle 12, per essere ripresa nuovamente alle 16.30. Alle 18:30 quindi sarà celebrata una nuova messa con la speranza per i fedeli napoletani di poter assistere all’annuncio dell’avvenuto miracolo, in memoria dello scampato pericolo di Napoli dall’eruzione del Vesuvio del 1631.

UFFICIALE – San Gennaro, niente miracolo a Napoli: teca riportata in Cappella

Quest’anno le celebrazioni si sono svolte sull’altare maggiore del Duomo a causa del Coronavirus, per poter garantire il distanziamento previsto dalle norme anti-Covid, impossibile da mantenere all’interno della più piccola Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione San Gennaro. Poche anche le persone presenti in cattedrale o all’esterno, proprio a causa dell’emergenza sanitaria legata al virus. Da ‘tradizione’ nelle occasioni in cui non si è sciolto il sangue sono avvenute sventure per la città di Napoli e non solo: nel settembre del 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale, nel 1973 l’epidemia di colera nel capoluogo campano, mentre nel 1980 il drammatico terremoto che devastò l’Irpinia.

Redazione

Autore