La scuola al centro delle attenzioni della politica e della giurisdizione amministrativa in Campania. Ieri la decisione del Tar su quarta e quinta elementare. Oggi un’apertura sulle scuole superiori. L’ha fatta l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini, intervistata da Radio Crc. Secondo quanto trapelato nei giorni scorsi sulla secondaria di secondo grado la decisione arriverà dopo il 23 gennaio alla luce delle verifiche dell’Unità di Crisi sull’emergenza coronavirus e sul colore, al momento Giallo, in cui è stata inserita la regione Campania.

“Ritengo che se il Tar non dovesse bocciare l’ordinanza del presidente De Luca è plausibile che la didattica in presenza per le superiori parta l’1 febbraio dando il tempo per l’organizzazione agli istituti e ai trasporti. Tutto questo non senza preoccupazioni”. La Campania è stata una delle Regioni più severe nelle restrizioni sulla scuola. Il Presidente Vincenzo De Luca è stato il primo a chiudere, lo scorso ottobre, nella cosiddetta seconda ondata.

La Campania attualmente è Zona Gialla, quella provata da minori restrizioni. Nelle Zone Gialle e Arancioni “con decorrenza dal 18 gennaio 2021, l’attività didattica in presenza sia garantita per un minimo del 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado”. Un assetto che può essere “interessato da mutamenti in dipendenza di ordinanze regionali, adottate per motivi sanitari ai sensi dell’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, volte a differire il termine di riavvio della didattica in presenza per le scuole secondarie di secondo grado, ovvero di ordinanze del Ministro della Salute che determinino il passaggio di un territorio regionale nell’area ‘rossa’, per la quale la didattica in presenza per i suddetti istituti scolastici rimane sospesa”. Palazzo Santa Lucia aveva chiarito da prima di Natale che il ritorno in classe non sarebbe stato immediato.

Rispetto ai timori della riapertura degli istituti, Fortini ha aggiunto: “A me quello che preoccupa sono le ripercussioni sulla curva pandemica. Quando fanno obiezione della Campania zona gialla, a differenza delle Regioni rosse dove si va a scuola, dico sempre: questo colore è il frutto delle scelte che abbiamo fatto. Lo stesso decreto nel suo dispositivo dice che i contagi non si sono fermati con la scuola chiusa, ma questo noi lo sappiamo perché non è l’unico luogo dove si trasmette il virus, altrimenti avremmo già sconfitto il Covid in tutto il mondo”.

Soltanto ieri il Tar della Campania si è pronunciato sull’ordinanza relativa all’attività scolastica stabilendo, da oggi, il ritorno in classe di quarte e quinte elementari – l’attività era già prevista fino alla terza elementare oltre che per le classi della scuola dell’Infanzia. Le disposizioni sulla scuola secondaria di primo grado stabilisce il ritorno alla didattica in presenza da lunedì 25 gennaio. Il bollettino della Regione Campania aggiornato al 20 gennaio riporta 968 nuovi positivi, di cui 65 individuati con test antigenici, tra cui 835 asintomatici e 68 sintomatici. In totale sono stati processati 15.343 tamponi, 1.302 antigenici. Il totale dei postivi dall’inizio dell’emergenza sale a 209.482. I deceduti sono 42, 17 nelle ultime 48 ore e 25 deceduti in precedenza. Per quello che riguarda i posti letto, sono 656 quelli disponibili in terapia intensiva e 100 quelli occupati. I posti letto, tra covid e offerta privata, disponibili sono 3.160, quelli occupati 1.448.