Era il 18 giugno 2023 quando il sottomarino Titan, gestito dalla società americana OceanGate, implose nelle acque internazionali dell’Atlantico settentrionale vicino ai resti del Titanic, scomparendo dai radar e lasciando il mondo intero col fiato sospeso. La ricerca frenetica e ansiosa durò giorni, mentre le notizie sulla quantità di ossigeno a bordo alimentavano un tragico conto alla rovescia per le vite dei cinque passeggeri. Furono Hamish Harding, 58 anni, Shahzada Dawood, 48 anni, con suo figlio Sulaiman Dawood, 19 anni il pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet  e il CEO di OceanGate, Stockton Rush a morire.

Titan, il racconto del testimone della spedizione

Nel ricordo di quel giorno, Rory Golden, testimone della spedizione, ha ripercorso con la BBC quei momenti drammatici. “Inizialmente non eravamo troppo preoccupati – ha ammesso Golden – poiché le comunicazioni nell’oceano si interrompono spesso, ma quando è stato dato l’allarme, abbiamo capito la gravità della situazione. Abbiamo sperato invano per quattro giorni”. Rumori simili a colpi sott’acqua avevano alimentato false speranze, ma le analisi successive hanno rivelato che i passeggeri erano morti subito dopo l’implosione. “Quando i resti del sottomarino sono stati riportati in superficie, abbiamo pianto tutti – ricorda -.Si è creato un legame speciale tra noi che eravamo su quella nave, un legame che durerà per sempre. Immaginavamo la loro sofferenza, a corto di ossigeno e terrorizzati,” ha raccontato Golden, parlando il panico sulla nave di supporto Polar Prince dopo la perdita dei contatti. “Sapere che il sommergibile è imploso però ci ha dato conforto – ha messo – poiché non hanno sofferto, ma ci sono ancora molte domande senza risposta”.

Una nuova spedizione per visitare il Titanic

Di qualche settimana fa, invece la notizia che l’imprenditore Larry Connor, immobiliarista dell’Ohio con una fortuna di cinque miliardi di dollari, sta pianificando una nuova spedizione per visitare i resti del Titanic situati a 3800 metri di profondità. Connor ha espresso al Wall Street Journal il desiderio di dimostrare che, nonostante la potenza dell’oceano, questo può essere affascinante e trasformativo se affrontato correttamente. Già noto per le sue imprese, tra cui l’esplorazione della Fossa delle Marianne e la partecipazione alla missione spaziale Axiom Mission 1 nel 2022, Connor collaborerà con Triton Submarines per creare un veicolo adatto a tali profondità. La data della spedizione non è ancora stata fissata, ma sarà effettuata con tutte le precauzioni e il nuovo sottomarino sarà certificato da un’organizzazione marittima.

Redazione

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