E’ stata la pistola rubata durante una rapina a Cepagatti (PE) a portare gli investigatori sulle tracce dei mandanti dell’omicidio dell’architetto Walter Albi, 66 anni, ucciso con quattro colpi d’arma da fuoco a Pescara, lo scorso primo agosto. Un agguanto in pieno giorno, nel noto “Bar del Parco“, che sconvolse la cittadina che ha dato i natali a D’Annunzio e nel quale rimase gravemente ferito anche l’ex calciatore Luca Cavallito, di 49 anni.

Ora, a distanza di poco più di tre mesi, il quotidiano abruzzese Il Centro racconta di una svolta nelle indagini: sarebbero tre, infatti, le persone indagate per la vicenda. Si tratta di Fabio Iervese, 43 anni, Renato Mancini (49) e Mimmo Nobile, tutti con precedenti penali. I primi due, infatti, erano stati arrestati dai Carabinieri lo scorso 21 settembre per una rapina a Cepagatti – sempre in provincia di Pescara – mentre il terzo è indagato per lo stesso episodio. E proprio durante questa rapina, l’11 luglio, sarebbe stata rubata la pistola con la quale è stato freddato Albi, pistola che apparteneva ad una guardia giurata.

La Squadra Mobile di Pescara, assieme al procuratore aggiunto Annarita Mantini e con la supervisione del procuratore capo Giuseppe Bellelli, sono alla ricerca del movente. Mentre inizialmente si era parlato di spaccio di droga, ora si fa avanti l’ipotesi di un affare da oltre 400mila euro, con il quale Albi e Cavallito avrebbero finito per daro fastidio a qualcuno. Era stato proprio il padre di Cavallitto, Dario, ex calciatore anche lui, a rivelare in un’intervista al Corriere i propri sospetti: “La droga non c’entra“, aveva dichiarato, aggiungendo che “Luca e Walter avevano intenzione di aprire un albergo” e che proprio questa scelta potesse essere alla base dell’agguato.

Cavallito e Albi erano stati raggiunti dal killer mentre si trovavano al bar. L’assassino aveva prima sparato alcuni colpi dall’esterno del locale, attraverso la siepe, ferendo le due vittime che erano sedute allo stesso lato del tavolo. Poi era entrato all’interno del locale e sparato a distanza ravvicinata, per dare il colpo di grazia. Infine, si era dato alla fuga a bordo di uno scooter.

Redazione

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