Pagherà a caro prezzo le bugie diffuse sul suo Infowars, il portale di disinformazione caro alla destra trumpiana cospirazionista. Alex Jones, volto noto dell’alt-right statunitense, è stato condannato dalla giura di Waterbury, nel Connecticut, al pagamento di un miliardo di dollari di danni alle famiglie delle vittime della strage di Sandy Hook.

Secondo Jones i familiari delle vittime della strage, avvenuta il 14 dicembre del 2012 nella scuola elementare del Connectitut per mano del 20enne Adam Lanza, che uccise 26 persone tra cui 20 bambini, erano attori chiamati a interpretare il ruolo di genitori e allestire un falso massacro con l’obiettivo di consentire all’allora amministrazione di Barak Obama di confiscare le armi dei cittadini americani. Insomma, “una bufala” del governo con la complicità di attori.

Una teoria folle, con le famiglie di 8 delle 26 vittime che citarono in giudizio Jones per diffamazione, inflizione intenzionale di stress emotivo e violazione della legge sulle pratiche commerciali sleali del Connecticut, mediante cui Jones ha tratto profitto dalle sue teorie del complotto sulla sparatoria.

Al termine del processo durato tre settimane, il tribunale ha condannato il fondatore di Infowars a pagare 965 milioni di dollari di danni compensativi alle famiglie: quest’ultime non solo si erano viste strappare i propri figli per il folle piano omicida di Adam Sanza, ma per anni sono state costrette a subire insulti e minacce da parte dei seguaci delle teorie cospirative di Jones.

Non è l’unica vicenda giudiziaria che vede coinvolto Jones in relazione alla strage di Sandy Hook: pochi mesi fa il ‘re dei cospirazionisti’ di estrema destra era stato condannato in Texas al pagamento di quasi 50 milioni di dollari per la causa intentata contro di lui dai genitori di un’altra delle vittime dell’attacco alla scuola elementare, mentre prossimamente lo attende un terzo processo sempre per la stessa vicenda.

Nonostante la sconfitta in tribunale, Jones non ha perso la sua superbia. Annunciando appello contro la sentenza, il ‘giornalista’ si è lamentato per la cifra che dovrebbe risarcire: “Perché non trilioni a questo punto? Questo è un incubo, anche perché io i soldi non ce li ho”.

Secondo la sentenza di ieri, il patrimonio personale di Jones e quello di Free Speech Systems, la società che controlla Infowars, vengono valutati complessivamente tra i 150 e i 270 milioni di dollari. Jones dopo le prime denunce dei genitori avrebbe anche nascosto circa 60 milioni di dollari, mentre la sua compagnia la scorsa estate ha dichiarato bancarotta, mossa che per i genitori delle vittime di Sandy Hook vuole permettergli di sottrarsi ai suoi obblighi dopo la condanna.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia