Il comando provinciale dei carabinieri ha emesso un decreto di fermo nei confronti di  Vincenzo Sammarco, 22 anni, e Giovanni Grasso, 23. I due sarebbero i responsabili della sparatoria contro la caserma dei Carabinieri avvenuta il primo marzo scorso, dopo la morte di Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere libero dal servizio nel corso di un tentativo di rapina avvenuto poche ore prima in via Orsini a Napoli.

Scattano due arresti per i colpi di pistola esplosi davanti alla caserma Pastrengo dei carabinieri di Napoli nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica primo marzo. I provvedimenti di fermo sono stati disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura coordinato dal procuratore Giovanni Melillo.

La stesa era avvenuta poco dopo il tragico tentativo di rapina sfociato nella morte del quindicenne Ugo Russo, ed era stato interpretato dagli investigatori con una segnala di sfida nei confronti dell’Arma dei carabinieri, e quindi delle Istituzioni. I due fermati sono entrambi originari dei Quartieri Spagnoli e della Pignasecca. Sono indagati per porto di arma comune da sparo con l’aggravante mafiosa. Il provvedimento dovrà ora essere convalidato dal giudice.

In mattinata si sono celebrati in forma privata dopo il decreto del Governo per contrastare l’emergenza Coronavirus. A sancire il divieto dei funerali pubblici è stata la Curia di Napoli che ha temporaneamente sospeso tutte le funzioni civili e religiose.

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