“Circa 20” persone prese in ostaggio da un uomo armato su un autobus a Lutsk, città nordorientale in Ucraina, a 400 chilometri dalla capitale Kiev. A diffondere la notizia su Facebook la polizia. Al momento non ci sono notizie su possibili vittime. Il sequestratore ha fatto sapere di avere con sé un’arma automatica, granate e due bombe. Avrebbe anche detto di aver piazzato un’altra bomba, senza specificare dove, in un luogo affollato di Lutsk.

“Stamattina – ha scritto la polizia – abbiamo ricevuto un messaggio in cui si parlava di un uomo che ha preso in ostaggio un autobus con circa 20 persone a bordo nel centro di Lutsk, l’uomo ha esplosivi e armi. L’operazione ‘Ostaggi’ è in corso. Il centro della città è stato isolato per la sicurezza dei cittadini. Tutte le forze di polizia sono al lavoro sul luogo del sequestro”.

Il bus appare danneggiato, ha fatto sapere il capo della polizia della regione di Volyn, Yuri Kroshko. I finestrini sono rotti. Il veicolo è fermo in piazza Teatralna. In corso le trattative con il sequestratore. L’uomo – del quale le forze dell’ordine stanno monitorando gli account social, nei quali comparirebbero generiche accuse al sistema – è stato identificato come Maksim Plokhoï. Si è “congratulato” per “il giorno dell’anti-sistema” e ha dichiarato che “lo Stato è il terrorista numero uno”. Avrebbe chiesto a leader religiosi, ministri, ai presidenti di tribunale, alle procure e al parlamento di registrare dei video su Youtube dichiarandosi come”terroristi legalizzati”. A farlo sapere l’agenzia Unian.

Il ministero degli interni di Kiev ha fatto sapere che è stato lo stesso sequestratore a mettersi in contatto con le autorità. Poco prima aveva condiviso un video sui social esortando a “ribellarsi al sistema”. I media locali hanno riferito che si sono sentiti degli spari. La polizia ha chiuso il centro di Lutsk. “Notizie allarmanti da Lutsk”, ha scritto su Facebook il presidente ucraino Volodimir Zelenskij.

Redazione

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