Più che un appuntamento culturale, il Salone del Libro è diventato un ricettacolo di polemiche politiche. Dopo i casi del boicottaggio anti-Israele del 2008 e l’esclusione di AltaForte, casa editrice di CasaPound ‘cacciata’ dall’edizione del 2019, quest’anno al centro dell’ennesima querelle c’è il Green Pass.

Contro il certificato verde che attesta l’avvenuta vaccinazione è arrivata la presa di posizione della Uno Editori, casa editrice torinese che pubblica testi di “spiritualità, esoterismo e mondi incantati”, che sui social network ha annunciato di rinunciare alla partecipazione al prossimo Salone, in programma dal 14 al 18 ottobre a Torino.

A spiegare le motivazioni è il suo fondatore, Prabhat Eusebio, con parole che risuonano da mesi nelle piazze no-vax di mezza Italia: “Questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse… ma necessarie. La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali…. ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività. Ho così deciso, in accordo con altri editori, di rinunciare alla nostra partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino”.

Una scelta che metterà in difficoltà la stessa casa editrice, dato che col passo indietro dovrà rinunciare all’acconto dato per l’acquisto dello spazio, agli incassi dei 5 giorni di fiera e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte per la gestione dello stand.

Una scelta che non sorprende più di tanto, dando uno sguardo ai profili social di Prabhat Eusebio. Il 5 agosto scorso il proprietario di Uno Editori era a piazza Castello a Torino nella prima grossa manifestazione contro il Green Pass, mentre nei numerosi post dedicati al vaccino anti-Covid è solito pubblicare l’emoticon di un teschio.

Silvio Viale, presidente di Torino Città del Libro e organizzatore della kermesse, prende atto della scelta della Uno Editori e a La Stampa si dice “dispiaciuto che l’editore abbia deciso di non partecipare. Riguardo al Green Pass dobbiamo attenerci a quanto previsto dalle norme”.

Va ricordato infatti che dal 6 agosto il certificato è obbligatorio per l’accesso alle fiere: accedere al Salone del Libro di Torino sarà consentito solo ai vaccinati o a chi è risultato negativo al tampone eseguito entro le 48 ore precedenti.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia