La pandemia, il lockdown, le attività commerciali chiuse per mesi, gli aiuti esigui e in ritardo dello Stato. Questo lo scenario vissuto da tanti imprenditori che hanno dovuto far fronte a uno dei momenti più bui degli ultimi decenni. La vicenda che stiamo per raccontare riguarda un commerciante napoletano che da tempo gestisce un’attività di ristorazione. Durante la pandemia, vistosi schiacciato dalle spese da sostenere e dai mancati incassi dovuti al lockdown, l’uomo, che ha un’attività nel quartiere di Pianura, si è rivolto a un usuraio per un piccolo prestito.

Le spese crescenti e il calo degli affari l’ha spinto a chiedere il sostegno a chi vive di crediti a tassi spropositati, tra il 40 e il 50%. Mille euro il primo prestito, accettato nonostante il tasso applicato del 40%.
Il vortice di interessi non si è mai fermato, per quanto la restituzione di prestito e “tassa” fosse stata ampiamente garantita. Passano i mesi e la vittima si ritrova a chiedere altro denaro.

Per 5700 euro pagati 26mila

Dopo tre anni circa, a fronte di un prestito concreto di 5700 euro, l’imprenditore ha corrisposto al suo finanziatore oltre 26mila euro. Vincolato ad un cappio di debiti in aumento, la vittima ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri della Compagnia di Bagnoli. Accompagnato dall’associazione antiracket Pianura per la legalità, il commerciante ha raccontato tutti ai militari della stazione locale.

Il blitz durante la consegna della rata

Carabinieri che hanno pianificato un servizio affinché l’usuraio fosse catturato in flagranza. Il gancio è stato fornito dal pagamento di una delle rate mensili. All’incontro, avvenuto nei giorni scorsi in via Giustiniano nel quartiere Soccavo, l’impresario è arrivato con i carabinieri, nei primi minuti dello scambio completamente invisibili, confusi tra pedoni e clienti dei negozi.
Quando l’ennesima quota è stata consegnata nelle mani del creditore, è scattato il blitz nei confronti di Francesco Bardario, 40enne napoletano. Nella sua abitazione trovati oltre 50mila euro in contante. L’uomo ora in carcere, in attesa di giudizio.

 

Avatar photo

Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.