L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla dose di richiamo per chi ha ricevuto il vaccino anti-covid prodotto dalla Johnson&Johnson. E quindi il siero monodose. L’ok è arrivato dalla Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia. Lo ha appreso l’Ansa al termine della riunione. La seconda dose verrà effettuata con un preparato a Rna messaggero. Sarà quindi vaccinazione eterologa.

I vaccini a mRna messaggero sono quelli Pfizer BioNTech e Moderna, che insieme con Vaxzevria (ex AstraZeneca) e Johnson&Johnson, sono i quattro farmaci anti-coronavirus approvati dall’Agenzia del farmaco Europeo (Ema) e quindi in Italia. La commissione tecnico scientifica dell’Aifa avrebbe evidenziato che la protezione dalle forme gravi di covid-19, sulla base dei dati scientifici disponibili, sembra rimanere stabile con il vaccino J&J fino a sei mesi dopo la somministrazione.

“Si ritiene, pertanto, che per i soggetti vaccinati con COVID-19 Janssen sia opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino a mRNA (nei dosaggi autorizzati per la dose booster) a partire da 6 mesi dalla prima dose”, ha affermato la Cts. “Premesso che il vaccino COVID-19 Janssen è l’unico vaccino anti-Covid autorizzato con schedula monodose e che, in ambito vaccinologico, una dose di richiamo, o booster, può essere considerata una strategia consolidata per la maggior parte dei vaccini – precisa Aifa – l’opportunità di prevedere una dose di richiamo appare supportata da un solido razionale. Sulla base dell’approfondita istruttoria effettuata dagli esperti dell’Agenzia, la CTS ha rilevato che i dati disponibili indicano una sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen.

“Anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione. Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell’efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia. Le evidenze più recenti confermano l’efficacia di una dose booster soprattutto con vaccino a mRNA, nel potenziare la risposta immunitaria al vaccino Covid-19 Janssen. Si ritiene, pertanto, che per i soggetti vaccinati con Covid-19 Janssen sia opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino a mRNA (nei dosaggi autorizzati per la dose booster) a partire da 6 mesi dalla prima dose”.

In tutto sono un milione e 600mila gli italiani che hanno ricevuto il vaccino monodose – le somministrazioni condotte in Italia sono oltre 90 milioni e 156mila. Le persone che hanno completato il ciclo quasi 45mila, oltre l’83% della popolazione over 12. Le prime somministrazioni del siero Jansen sono partite ad aprile. L’assessore della Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha inoltre riferito che si partirà subito con il richiamo per i vaccinati con Johnson&Johnson da medici di famiglia e farmacie. Sarà possibile prenotarsi sul portale regionale dedicato alla vaccinazione anti-covid a 180 giorni dalla prima dose.

Sia negli Stati Uniti che in Germania è stata raccomandata una dose di richiamo. Non dovrebbe cambiare nulla al fine dell’ottenimento del Green Pass: il certificato vaccinale al momento si ottiene già dopo la prima dose. La Fda americana, nella raccomandazione pubblicata il 20 ottobre per fare chiarezza, ha sottolineato che il richiamo per gli over 18 immunizzati con J&J va fatto “almeno” (scritto in neretto) due mesi dopo la prima e unica dose.

“Il tema non è se sia necessaria una nuova dose, perché questo è fuor di dubbio, l’intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati 180 giorni dall’inoculazione o per chi vuole anche prima”, aveva spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa alla vigilia della decisione della Commissione tecnico consultiva dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a cui il Ministero della Salute ha chiesto un parere.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.