Si riunisce oggi l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per il via libera alla terza dose di vaccino anti-covid agli under 60. In Italia, come in Europa secondo le approvazioni dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), sono quattro i vaccini autorizzati: Pfizer BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson. Per la terza dose, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, sarà possibile utilizzare uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna). Il bollettino diffuso dal ministero della Salute ieri ha riportato 2.818 e 20 morti su 146.725 test effettuati e positività all’1,9%.

Aumentano in alcune città i focolai: osservata speciale e Trieste, centro nevralgico della protesta Green Pass nelle scorse settimane, dove sono state vietate le manifestazioni in Piazza Unità d’Italia fino alla fine dell’anno. Del capoluogo del Friuli Venezia Giulia si era parlato molto dai giorni precedenti al 15 ottobre, quando il Green Pass è stato esteso a lavoratori pubblici e privati, e in migliaia, soprattutto portuali, hanno protestato: sono 93 i positivi al momento nel focolaio più esteso d’Italia, tutti contagiati durante le manifestazioni. L’andamento della pandemia resta stabile in Italia: nessun allarme. Alcune piazze però fanno registrare più casi. Oltre Trieste, per la quale si torna a parlare di Zona Gialla, altri cluster vengono segnalati a Venezia, Padova, Belluno, Lizzano (in provincia di Taranto), Rosera e Porto San Giorgio in provincia di Ancona e Fermo nelle Marche.

L’Aifa solo la settimana scorsa aveva dato parere positivo alla somministrazione della terza dose del siero Spikevax di Moderna: la dose sarà la metà di quella somministrata la prima volta. La discussione quindi riguarda l’estensione della terza dose di vaccino a tutta la popolazione, oltre agli e agli operatori delle residenze sanitarie assistenziali. Il via alla vaccinazione con terza dose in Italia è stato dato il 20 settembre 2021, con l’avvio della campagna riservata a persone immunocompromessetrapiantati e malati oncologici con determinate specificità, ossia circa tre milioni di pazienti. Dal 27 settembre è stata approvata anche la terza dose “booster” per gli over 80, per il personale e gli ospiti delle Rsa, e per i sanitari a partire dai 60 anni, con patologie o con elevato livello di esposizione a infezione.  

Secondo un’analisi social dell’Agi il focus delle discussioni sui social torna a concentrarsi sugli effetti del “boost” più che sul Green Pass. “Tra coloro che si dichiarano apertamente contrari alla terza dose, la spinta alla vaccinazione viene associata alla #dittatura sanitaria, al #greenpass inteso come strumento di restrizioni delle libertà personali, e alla sperimentazione vaccinale in assenza di dati sufficienti per assicurare la sicurezza delle persone. Mentre chi si dichiara favorevole alla #Terzadose si affida con fiducia alla scienza, senza paura”. Secondo l’Ema gli effetti collaterali restano simili a quelli registrati alla seconda inoculazione. A oggi in Italia sono stati somministrate  in totale oltre 89 milioni 904mila dosi, per oltre 44 milioni 799mila che hanno completato il ciclo (quasi l’83% della popolazione over 12).

Il governo starebbe pensando di mantenere lo stato di emergenza, in scadenza il 31 dicembre, e il Green Pass obbligatorio fino a giugno 2022 secondo Il Corriere della Sera. “Dobbiamo procedere con le terze dosi. Una volta raggiunto il 90% delle persone vaccinate conteniamo l’avanzata del virus ma dobbiamo completare l’opera, cercando bene le varianti. Abbiamo già fatto tanta strada negli ultimi 6 mesi. Io credo che 3 mesi” di proroga di stato d’emergenza “siano ragionevoli. Parlo da medico, non da politico”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri alla trasmissione Quarta repubblica.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.