Ed Sheeran è positivo al coronavirus. Il cantante britannico lo ha reso noto sulla sua pagina Instagram con toni che hanno presumibilmente preoccupato i fan. “Hey ragazzi. Nota veloce per dirvi che sono purtroppo risultato positivo al Covid, quindi ora sono in auto-isolamento e sto seguendo le linee guida del governo. Significa che, per ora, non sono in grado di andare avanti con qualsiasi impegno di persona, quindi farò quante più interviste/esibizioni pianificate possibile da casa mia. Mi scuso con chiunque abbia deluso. State tutti al sicuro”. L’annuncio proprio mentre nel Regno Unito si sta verificando un’impennata di casi che potrebbe portare a nuove restrizioni.

Ed Sheeran è uno dei cantanti più seguiti a livello mondiale. Ha venduto oltre 150 milioni di dischi. Ha 30 anni. Ha detto che registrerà interviste ed esibizioni da casa sua, nel sud dell’Inghilterra. È impegnato infatti nella promozione del suo ultimo album in uscita il prossimo 29 ottobre. Si intitolerà = (Equals) ed è stato anticipato dai singoli di grande successo Bad habits e Shivers. Positiva anche la figlia, Lyra Antarctica Seaborn Sheeran, di appena un anno. È sposato da settembre con l’amica di infanzia ed ex compagna di classe Cherry Seaborn. Delle sue condizioni il cantante inglese ha parlato anche ieri sera in diretta alla trasmissione di Fabio Fazio su Rai3 Che tempo che fa.

In verità non sto benissimo. L’ho scoperto stamattina – ha detto Sheeran – Devo stare molto, molto attento e devo stare in quarantena con mia figlia. Sono anche vaccinato, pensate se non lo fossi stato, sono imbarazzato e sto malissimo per questo anche se non dovrei vergognarmi perché succede a migliaia di persone ogni giorno, ma è una cosa a cui dobbiamo stare davvero attenti. Mia moglie non c’era e non è positiva, lei starà altrove, non vogliamo che stia male anche lei, le ho detto di farsi dei bei bagni, tornerà tra 10 giorni. Siamo positivi io e la bambina, staremo 10 giorni insieme da soli, è una cosa meravigliosa, non l’ho mai vista così a lungo, stavo due giorni e poi andavo via. Mia figlia e io stiamo bene insieme, il frigorifero è pieno e non facciamo altro che mangiare”.

Per la prima volta, ieri, dopo 11 giorni di fila i nuovi contagi giornalieri nel Regno Unito si sono fermati sotto quota 40mila. In calo anche i decessi: 72. Il premier Boris Johnson starebbe comunque valutando una sorta di “piano B”: forse il Paese verrà richiuso almeno parzialmente e potrebbero essere imposti dei certificati vaccinali come in Italia per accedere a locali pubblici e altre attività. Da luglio ogni restrizione era stata sollevata nel Paese. A oggi il 68% della popolazione ha ricevuto due dosi. A preoccupare è la pressione sul sistema ospedaliero e la concomitanza tra la diffusione della variante Delta e altre malattie respiratorie stagionali. La somministrazione della terza dose è partita lo scorso 16 settembre.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.