Crescono i contagi da variante cosiddetta Delta Plus del coronavirus nel Regno Unito. Al momento non è classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) come “variante di interesse” ma come variante “sotto indagine” dalle autorità britanniche. Potrebbe diventare l’osservata speciale nei prossimi mesi dell’emergenza: a quasi due anni dall’esplosione della pandemia sono ormai centinaia le varianti del virus covid Sars-Cov-2 diffuse in tutto il tutto il mondo.

Il nome scientifico della variante è AY.4.2. È un sottolignaggio della variante Delta. Secondo dati preliminari potrebbe essere più contagiosa del 10-15%. Si tratta comunque di dati preliminari, per l’appunto. In Regno Unito rappresenta circa il 6% dei contagi, rilevata in oltre 23mila sequenziamenti. È stata riscontrata anche in Italia – dove si sequenziano molti meno casi.

Delta Plus è stata identificata per la prima volta lo scorso aprile. Rispetto alla variante Delta – ormai prevalente in Europa come in Italia, dalla scorsa estate – non è evidente e provato al momento che possa determinare un quadro clinico più severo e ridurre l’efficacia dei vaccini. Ricercatori e scienziati stanno comunque cercando di capire cosa stia provocando questo sensibile aumento dei contagi. Potrebbe essere il frutto di una o più mutazioni.

Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno scritto in un rapporto che “l’osservazione di un alto tasso di crescita potrebbe essere dovuto a cambiamenti del virus (contagiosità o capacità di sfuggire all’immunità) o al contesto epidemiologico, come essere in circolazione in un’area o in parte della popolazione in cui sono in corso più contagi”. Il Paese, grazie al consorzio Covid-19 Genomics UK Consortium (COK-IK) è tra quelli che al mondo sequenziano in maniera più massiccia: ovvero analizzano un campione per rilevare le caratteristiche genetiche del virus.

Nelle ultime settimane si è verificata un’impennata di nuovi casi che ha fatto pensare al governo britannico di adottare un “Piano b”: stando a un documento del Tesoro rivelato da Politico la nuova strategia di contenimento e contrasto ammonterebbe a circa 18 miliardi di sterline, oltre 21 miliardi di euro. La strategia punterebbe alla reintroduzione dell’obbligo della mascherina su mezzi di trasporto pubblici e luoghi pubblici affollati – revocato lo scorso 19 luglio e sostituito da una semplice raccomandazione; all’introduzione di una certificazione simile al Green Pass italiano; al ricorso allo smart working.

Il governo del premier Boris Johnson tentenna e insiste sul piano A, e  quindi sulla campagna vaccinale e sulla somministrazione della terza dose a soggetti fragili e vulnerabili e over 50.

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