Su 321 campioni di tamponi covid positivi in Campania, in 170 è emersa la presenza della variante inglese, in 82 la variante indiana. E’ quanto rende noto l’Unità di Crisi regionale a seguito delle attività settimanali di sequenziamento previste dal piano di sorveglianza genomico della Regione Campania, condotto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, azienda ospedaliera Dei Colli (ospedale Cotugno) e Tigem.

Sono stati esaminati 321 campioni di soggetti risultati positivi al Covid 19 con tampone molecolare. Dalle indagini è emersa la presenza di 170 varianti inglesi, 82 varianti indiane, 36 varianti brasiliane, 6 varianti colombiane e 23 europee. Sono in corso ulteriori approfondimenti epidemiologici e sullo stato vaccinale dei soggetti presi in esame. Lo rende noto l’Unità di crisi regionale.

L’ultimo bollettino: 22 giugno

Sono 94 i nuovi casi di contagio registrati in Campania nelle ultime 24 ore, a fronte di 7.357 tamponi molecolari processati. Lo comunica l’Unità di crisi della Regione Campania. Dei nuovi positivi, 44 sono sintomatici, mentre i tamponi antigenici processati sono 7.936. Sono 5 i deceduti di cui 2 nelle ultime 48 ore e 3 in precedenza, ma registrati ieri. Sono 23 i posti letto occupati in terapia intensiva (656 il totale dei disponibili); 274 i posti letto di degenza occupati (3.160 il totale dei disponibili).

Covid, in ospedale 50enni non vaccinati

Over 80 e cinquantenni, non vaccinati, popolano ancora i reparti Covid dell’ospedale Cotugno di Napoli. La campagna di immunizzazione ha infatti salvato tutti quelli che si sono fatti somministrare il farmaco dalle evoluzioni peggiorative della malattia. A rivelarlo è Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento malattie infettive: “Permangono due elementi di preoccupazione: la caotica comunicazione delle ultime settimane sui vaccini a vettore virale che ha rallentato e scoraggiato le somministrazioni, tanto che registriamo ancora ricoveri al Cotugno di non vaccinati, e l’insidiosa diffusività della cosiddetta variante Delta, più contagiosa del 60 per cento rispetto a quella inglese che, a sua volta, era già più insidiosa”.

Campagna vaccinale a rilento

Lo stesso presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, si era scagliato contro il governo addossando alle autorità sanitarie e al Ministero della Salute le colpe della mancata risposta della popolazione alla campagna vaccinale, spaventata – secondo il governatore – dalla comunicazione confusa sul caso AstraZeneca.

Dall’analisi del Gruppo di Bioinformatica del centro Ceinge-Biotecnologie avanzate diretto da Giovanni Paolella, emergono anche i dati sulla diffusione della variante Delta in Campania. Mentre in Puglia – la regione più colpita – la presenza della Delta è del 35% con (38 sequenze segnalate), in Campania è “ferma” al 3% (con 3 sequenze registrate).

L’obiettivo per adesso è recuperare almeno una parte di quel 30% di residenti in Campania che per ora è riluttante alla vaccinazione o non è riuscito a prenotarsi. Da stamattina a Napoli è in corso la seconda fase delle vaccinazioni nelle farmacie, che cominceranno a somministrare anche il siero Pfizer, oltre al Johnson per gli over 60.  Ma tra i capoluoghi campani è Salerno ad essere maggiormente immunizzata. Tra città e provincia si registrano 850 mila vaccini somministrati a copertura del 77% della popolazione.

Redazione

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