Cantare "Zona Rossa" è un esorcismo
Virus, una risata ti ucciderà. L’Italia in rete canta, ride e si commuove. Napoli capitale dell’ironia
Nella sterminata follia che prende tutti noi nello sciame del virus inafferrabile, il web-cielo della rete ha scoperto un popolo di angeli. Belli, romantici, eleganti o grevi e volgari, ma sempre, tutti, animati dal desiderio di esorcizzare il male oscuro, la paura, l’inafferrabile. La rete è aperta a tutti, e tutti possono entrare nell’universo comunicativo, ciascuno inventando la propria scaramanzia, il proprio portafortuna, la propria filastrocca scaccia- pensieri: infiniti, variegati, moderni giochi per sorridere della malaciorta che ci attocca. Ma a differenza del popolare scongiuro, ripreso da Peppino De Filippo, con il suo mitico Pappagone nella Tv ancora in bianco e nero degli anni ’60/’70… , …”aglio fravaglio, fattura ca nun quaglia, corna bicorne, cap’ e alice e cape d’aglio…” , oggi il gioco è più raffinato.
C’è la tecnologia, ci sono le telecamerine, lo streaming, i selfie, e anche la condivisione. E – a Napoli soprattutto – un’ironia fantasmagorica viene ritrovata ed esercitata con una creatività che – speriamo – farà un baffo al Coronavirus, e che aiuta a vivere questi giorni grigi (anche se intorno scoppia la primavera) rendendo meno faticoso e ansiogeno lo stare chiusi in casa. Guardate i video raccolti dal Riformista e messi in rete, e domani se volete, andate a rivederli sulle pagine cartacee, cliccando sul QR-Code per goderveli sullo smartphone: una allegria irresistibile vi prenderà, e magari inizierete a canticchiare anche voi un jingle sorridente, una battuta sarcastica, le mosse di uno sketch autoironico che, almeno per un frammento di queste ore, ci consentirà di giocare con il Coronavirus e dirgli in faccia: “Ohohohoho!!! Coronavi’… lo sai che una risata ti seppellirà?…”
Collegatevi, ascoltatela e godetevela. Vi farà bene. Sarà un atto felice, apotropaico, lenitivo di ogni dolore fisico e mentale, perché vi farà sorridere. E questa è già una cura. Ecco, è solo un esempio, ma se andate a spulciare tra i video e gli audio che abbiamo raccolto per voi, troverete note e pensieri, immagini e musiche buoni per assecondare ogni vostro sentimento. Ma anche, e questa è la più potente delle emozioni, un ritrovato spirito di comunità. A differenza di quanto accade normalmente in rete, infatti, è praticamente impossibile trovare un post o un commento negativo a quanto inserito all’ascolto e alla condivisione del mondo. Prima ancora che le grandi istituzioni, dall’Europa ai governi del mondo, si prodigassero in impegni di aiuto, promesse di partecipazione, atti di solidarietà, la rete ha aperto le braccia alla braccia aperte della gente. Alla vera solidarietà, che è quella della comunione di spirito.
L’Italia intera,intorno a queste ritrovate fanfaluche, carnevalesche e commoventi allo stesso tempo, ha ritrovatolo spirito dell’unità, della patria, della solidarietà, dell’orgoglio. Guardate per esempio i video diffusi con il montaggio di scene in cui l’italia si è mossa unita e forte: i terremoti, le alluvioni di Firenze e del Polesine, le epidemie, le carestie, il terrorismo, le aggressioni della mafia… foto-memento, per ricordare chi siamo e che ci siamo e che ce la faremo. Ce la faremo, ce la faremo. E vengono i brividi alla schiena, nonostante ogni disincanto, non solo perché sono immagini montate sulla musica di Nessun Dorma, la romanza della Turandot di Puccini, che con la voce di un Pavarotti (o un altro poco importa) ricorda a ognuno di noi che … “all’alba viiiinceròòò, vinceròòòòò, viiiiinceeeeeeeroooooooo!”… Ma anche perché ci ricordano la bellezza sublime, la ricchezza e la forza d’animo, ma anche l’ironia del nostro popolo.
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