Un protocollo d’intesa col ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e, pochi giorni dopo, la terza assemblea nazionale presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Sono solo due dei recenti appuntamenti tenuti dalla Sidri, la Società Italiana del Dottorato di Ricerca presieduta da Antonio De Lucia.

La Sidri è una organizzazione no profit che punta a portare la sua voce ad ogni livello del dibattito istituzionale italiano, lavorando per il pieno adeguamento dell’Italia alla Carta europea dei ricercatori, riconoscendo loro come una parte vitale, importante forza lavoro delle Università pubbliche e private, degli istituti di istruzione superiore, dato il loro ruolo in ambienti di ricerca e insegnamento e nella sostenibilità e successo a lungo termine degli istituti di formazione avanzata e di eccellenza, in ambito nazionale ed internazionale.

A Roma, lo scorso 27 ottobre, la Società Italiana del Dottorato di Ricerca ha firmato col ministro Renato Brunetta un protocollo che impegna le parti a collaborare attivamente sia dal punto di vista tecnico, sia organizzativo a incrementare le opportunità professionali per gli iscritti al Portale del reclutamento “inPA”, il nuovo spazio digitale dedicato al lavoro pubblico.

Un accordo che punta a far emergere le potenzialità dei Dottori di ricerca già organici alla pubblica amministrazione e valorizzarli, puntando su quella alta formazione la stessa Italia ha investito ingenti risorse.

Obiettivo inoltre è quello di intervenire in specifiche aree tematiche come la scuola, la sanità, le università, il mondo della ricerca, aziende, professioni, politiche dell’Unione europea e le relazioni internazionali.

Cercando di iniziare ad entrare nello specifico, i Dottori di ricerca costituiscono un’importante risorsa per l’Italia anche e soprattutto al di fuori dell’accademia. Il contributo che un Dottore di ricerca può dare per creare valore aggiunto nei più svariati settori produttivi del Paese è strategico per lo sviluppo e l’innovazione”, spiegano dalla Sidri. 

La Società Italiana del Dottorato di Ricerca “evidenzia nei vari contesti istituzionali, il ruolo e le potenzialità dei dottorandi e dottori di ricerca sia in ambito pubblico che privato, promuovendo le eccellenze ed incoraggiando le istituzioni verso l’adozione di riforme importanti mirate a eliminare posizioni e situazioni di non conformità, migliorare ed elevare i loro standard formativi e professionali, rafforzare il ruolo dei dottori di ricerca nelle istituzioni scolastiche, formative e accademiche, rafforzare lo scambio ed il flusso di informazioni verso cittadini, istituzioni ed imprese, migliorare la partecipazione dei dottorandi e dottori di ricerca negli organismi di ricerca promuovendo lo scambio di esperienze ispirate alle migliori pratiche anche mediante la partecipazione a reti europee ed internazionali su progetti scientifici di eccellenza e potenziare il ruolo e le funzioni dei dottori di ricerca nell’ambito delle PP. AA. in coerenza con le diverse mission istituzionali”.

L’associazione guidata da De Lucia si è quindi riunita il 29 e 30 ottobre a Napoli per la sua terza assemblea nazionale. Una edizione che ha potuto contare sulla presenza del Magnifico Rettore dell’Università Parthenope Alberto Carotenuto, del Magnifico Rettore dell’Università degli studi Suor Orsola Beninasa Lucio d’Alessandro in rappresentanza della CRUI, e altri prestigiosi ospiti che nella due giorni non hanno voluto far mancare il loro contributo intellettuale e operativo ai temi e gli agli obiettivi che si pone la mission di Sidri per la valorizzazione del Dottorato in Italia.

Redazione

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