Una vita al Mattino, nel 2019 protagonista del nuovo Riformista
Addio a Carlo Nicotera, Napoli piange il giornalista gentiluomo: “L’ultimo viaggio di un signore brillante”

Napoli piange Carlo Nicotera, 69 anni, giornalista poliedrico, “smart” oggigiorno. Una carriera vissuta a “Il Mattino“, dove è entrato nel 1980, assunto dall’allora direttore Roberto Ciuni, e dove nel 2008 è stato il ‘papà’ della prima edizione online del quotidiano fondato da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao. Nella sede di via Chiatamone, Nicotera ha lavorato in quasi tutti i settori fino a diventare capocronista.
Per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per tanti giovani che si avviavano alla professione di giornalista. Laureato in scienze politiche, Nicotera è stato autore anche di diversi libri (Lettera dal faro, Le ventiquattro ballate della fortuna, Gli orti della Sirena). Nel 2019 è stato tra i protagonisti del ritorno in edicola e sul web del Riformista, edito da Alfredo Romeo e diretto da Piero Sansonetti, giornale per il quale ha scritto diversi articoli ma, soprattutto, ha formato e fatto crescere tanti giovani colleghi.
Dopo i primi passi professionali mossi nel calcio minore – ricorda Il Mattino – Nicotera diventò giornalista professionista partecipando al primo corso della prima scuola di giornalismo italiana a Milano. Nipote di Carlo Nazzaro, scrittore e già direttore del Mattino, i funerali di Carlo Nicotera si terranno alle 11.30 di martedì 16 maggio a Napoli, nella chiesa di San Luigi Gonzaga Padri Gesuiti, in via Petrarca, a Posillipo.
Tantissimi i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia che stanno arrivando in queste ore per la grave perdita. Tra questi anche quelli di tanti colleghi giornalisti che hanno sempre apprezzato di Nicotera la professionalità e sobrietà.
“Una notizia che non ti aspetti, inevitabile lo smarrimento, il dolore di dover salutare verso l’ultimo viaggio un caro Amico, un signore, un giornalista rispettoso dei fatti, aperto all’innovazione, uno scrittore brillante, peraltro mio coetaneo. Addio a Carlo Nicotera, già redattore capo de Il Mattino. Era nato a Napoli nel 1954, aveva compiuto 69 anni il primo aprile scorso. Professionista a novembre 1979, viene assunto al Mattino dal direttore Roberto Ciuni nel 1980, la laurea in Scienze politiche arriverà successivamente. Lavora in quasi tutti i settori del giornale fino a diventare nel novembre del 2004 capo della cronaca di Napoli. Due anni più tardi passa al vertice della redazione Italia, prima di ricevere nel novembre 2008 l’incarico di varare e dirigere l’edizione on line del Mattino. Lascia il giornale il 31 dicembre del 2011, ma non il giornalismo. Tantissime esperienze professionali in questi anni, partecipando, tra l’altro, al progetto per il rilancio del Riformista con l’editore Romeo”.
È morto un amico, un fratello, un collega con il quale ho mosso i primi passi nell’agitato mondo del giornalismo. Napoletano, per me Carlo Nicotera rappresentava tutta Napoli, e oggi è come fosse mancata tutta quella bellissima e amata città. Carlo era forte, sorridente, carico di vita. Amava il mare e un’isola su tutte: Pantelleria, dove andai a trovarlo, un’estate di qualche anno fa. Carlo, a lungo giornalista al Mattino (ne aveva fondato la parte online), era anche scrittore: “Lettere dal faro”, “Gli orti della Sirena”, pagine di cui mi parlava mentre nascevano. Ci siamo visti raramente, negli anni, ma bastava la nostra comunanza in giovane età – lavorava a Milano, avevamo fatto insieme la prima scuola riconosciuta di giornalismo – per mantenere un’amicizia vera, fatta di telefonate e, come ho detto, episodici incontri. Di sicuro tra i miei contatti c’è chi lo ha conosciuto. Carlo non amava i social, mi canzonava per il mio essermi messo al passo con consuetudini più adatte a generazioni fresche (ma sapeva benissimo che qui è pieno di gente con tanti anni nelle gambe). Chissà cosa penserebbe di questo saluto in Facebook. Un abbraccio a Carlo e ai fortunati che hanno potuto volergli bene.
L’assessore alla Cultura del comune di Napoli Teresa Armato lo ricorda così: “Negli anni in cui abbiamo condiviso lavoro, impegni, sogni e risate nel piccolo spazio della redazione interni-politico del Mattino la frase che più ripetevi era: sono un libero fringuello nel libero cielo. Vola davvero, ora, caro Carlo Nicotera. Giornalista e gran signore”
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