Fermata una persona
Agguato al bar e spari tra la folla, sabato di sangue a Frosinone: un morto e tre feriti nella guerra tra bande

E’ di un morto e tre feriti, di cui uno in gravi condizioni, il bilancio di un agguato riconducibile a una guerra tra bande, presumibilmente per lo spaccio di droga, avvenuto poco prima delle 19 di sabato 9 marzo nei pressi di un bar nel centro di Frosinone, davanti a decine di persone. Nel mirino dei killer, entrati in azione a bordo di un’auto, un gruppo di nazionalità albanese seduto ai tavolini di un bar in via Aldo Moro. Scene da far west quelle andate in scena nella cittadina ciociara con l’esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco.
Agguato al bar, la guerra tra bande
A terra sono rimaste quattro persone, una di loro è deceduta poco dopo l’arrivo dei sanitari del 118 dopo essere stato centrato al collo da un proiettile: medico e infermieri hanno provato per diversi minuti a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Le altre tre sono state trasportate d’urgenza in ospedale e una di loro trasferita da Frosinone a Roma in seguito all’aggravarsi delle condizioni di salute. Il decesso di una di loro è stato smentito dalla direzione sanitaria dell’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’. Come appurato dall’agenzia Agi, presso il nosocomio di via Fedele Calvosa, sono arrivati due giovani colpiti da arma da fuoco ma non in condizioni gravi. L’unica vittima della sparatoria, avvenuta in via Aldo Moro, è un ventenne di origine albanese che essendo deceduto sul colpo è stato direttamente trasferito presso l’obitorio dell’ospedale.
Dopo l’agguato, i protagonisti, connazionali, stando alle prime testimonianze, hanno abbandonato l’auto e sono scappati a piedi dileguandosi nelle stradine della movida. Sulle loro tracce gli agenti della Squadra Mobile che indagano sull’accaduto e stanno vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona oltre alle testimonianze delle numerose persone presenti. Indizi potrebbero arrivare anche dall’auto abbandonata in strada.
Frosinone, convocato comitato ordine e sicurezza dopo escalation
L’agguato è avvenuto nei pressi dello Shake bar al termine di una lite tra un gruppo di albanese e almeno due persone di nazionalità marocchina, arrivati sul posto a bordo di una lancia Lancia Ypsilon. Prima la discussione avvenuta all’interno dell’esercizio commerciale, poi la situazione è degenerata, uno dei due ha estratto una pistola iniziando a sparare colpi a ripetizione.
Un episodio raccapricciante, non un caso isolato stando a quanto emerso negli ultimi mesi. Una situazione caldissima che ha spinto il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori a convocare per domani mattina, domenica 10 marzo, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il quale fare il punto sulla situazione della criminalità nel capoluogo ciociaro. “Sono sconvolto, non riesco a dire niente per me è inspiegabile quanto è accaduto. È una ferita per tutta la città. Posso solo confermare che domani mattina ci confronteremo con il signor prefetto” ha detto poco fa il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, che ha raggiunto visibilmente turbato il luogo del delitto. Nei giorni scorsi c’era stato già un Comitato ed aveva preso in esame l’ondata di criminalità in alcuni Comuni della provincia. Dopo poche ore due persone avevano aggredito, malmenato e rapinato l’assessore alle Finanze Adriano Piacentini mentre rincasava nel suo appartamento, lasciandolo a terra sanguinante dopo avergli portato via l’orologio di valore che aveva al polso.
Frosinone, un fermato per agguato al bar
C’è un fermato per la sparatoria avvenuta ieri sera davanti allo Shake Bar di via Aldo Moro nel centro di Frosinone. Secondo quanto ricostruisce LaPresse si tratta di un cittadino albanese di 23 anni. Gli investigatori della sezione omicidi della Squadra mobile della Questura del capoluogo ciociaro lo hanno fermato qualche ora dopo la sparatoria. Il cerchio della polizia si stringe anche attorno ai tre complici che si trovavano insieme al presunto killer. Alle ore 11 presso la Prefettura di Frosinone è stato convocato con urgenza un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
aggiornamento ore 9.33 del 10 marzo
© Riproduzione riservata