Il raid armato
Agguato in pieno giorno a Napoli, spari contro 33enne: ipotesi ‘guerra di camorra’
Si spara in pieno giorno a Napoli. Un 33enne del capoluogo è stato ferito alle gambe da alcuni colpi di arma da fuoco lungo Corso Secondigliano, intorno alle 14:30 di oggi. Il giovane è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, dove è ricoverato ma non in pericolo di vita.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia Stella. La vittima del raid armato chiama Luigi Peluso, 33enne con precedenti datati e gestore di un panificio. L’agguato nei suoi confronti è avvenuto proprio davanti al suo negozio.
Tra le ipotesi non si esclude che il ferimento del 33enne possa essere collegato allo scontro in atto nei quartieri a nord di Napoli (Miano e Piscinola in primis) tra gruppi malavitosi in conflitto per gestire gli affari illeciti nella zona dopo la fine del clan Lo Russo, o che il raid sia dovuto a questioni di racket ai danni di commercianti.
L’OMICIDIO DI MIANO – Il raid di oggi pomeriggio segue quello mortale del 24 giugno scorso in cui ha perso la vita Antonio Avolio, 30enne già noto agli archivi delle forze dell’ordine.
Avolio era stato ucciso in strada a colpi d’arma da fuoco mentre era alla guida di uno scooter in via Teano, tra i quartieri di Miano e Piscinola (area nord).
Il 30enne era stato ammazzato da un commando entrato in azione probabilmente a bordo di un altro scooter che avrebbe affiancato l’Honda Sh sul quale viaggiava Avolio, esplodendo due colpi d’arma da fuoco (calibro 9×21), uno di questi aveva raggiunto il 30enne alla zona cervicale: la pallottola è entrata dalla guancia sinistra e sembrerebbe essere uscita dalla nuca. Nel 2016 fu arrestato per estorsione e nel 2020 è stato scarcerato dal penitenziario di Tolmezzo (Udine).
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