Piazza piena e obiettivo centrato. Stefano Bonaccini si gode gli oltre 10mila che si sono riuniti a Bologna per l’apertura della sua campagna elettorale e spinge l’acceleratore sul voto disgiunto: “Chiediamo a tutti di riflettere, perchè ci sono due progetti di Regione e si può scegliere senza rinunciare alla propria lista”.

Messaggio inviato soprattutto al M5s, ancora senza candidato e dove Roberta Lombardi ha rilanciato nuovamente l’ipotesi di un’alleanza con i dem verso le Regionali del 26 gennaio da votare su ‘Rousseau’. “L’isolamento rischia di rendervi irrilevanti”, avverte il governatore. Dal palco di piazza Maggiore, Bonaccini ha ribadito tutti i cavalli di battaglia di questa corsa elettorale. A partire dalla proposta di azzerare le liste d’attesa per i nidi (“Faremo il più grande investimento educativo nella storia di questo Paese”) fino alla svolta ambientale (“Non è più rinviabile, c’è un’emergenza che si chiama ‘pianeta terra’”).

Ad ascoltarlo c’era Romano Prodi (“Un bell’inizio e un discorso molto equilibrato”) e nessun big nazionale, anche se Nicola Zingaretti ha esultato via twitter: “Bellissima la giornata per l’Emilia-Romagna. Con Bonaccini per vincere. Con tutta la passione possibile”. Ma è soprattutto sul piano politico che il governatore uscente dell’Emilia-Romagna si gioca la propria riconferma. Il messaggio più chiaro è stato spedito ai Cinque Stelle: “A loro chiedo: non era meglio confrontarsi sui programmi, anzichè arroccarsi in un isolamento che rischia di rendervi irrilevanti?”. E ancora: “Davvero noi e la destra siamo uguali? Sara’ la stessa se sarò presidente io o la Borgonzoni?”. Parole che vanno a inserirsi nella frattura che ancora persiste all’interno dei ‘grillini’.

Lombardi, capogruppo nel Lazio, ha riaperto ai dem: “Vorrei che il Pd ci facesse una proposta netta e vorrei che fosse messa al voto sulla piattaforma Rousseau”. Ipotesi respinta dal senatore emiliano-romagnolo Gabriele Lanzi, sostenitore della corsa solitaria: “Il tempo dei consoli romani è finito”. L’altro fronte caldo per Bonaccini è quello delle ‘sardine’. Senza di loro, una piazza Maggiore da oltre 10mila persone difficilmente sarebbe stata possibile. “So che c’è Mattia qui, lo saluto e lo ringrazio”, le parole rivolte al portavoce Mattia Santori: “Ci avete mostrato quanta gente non aspettava altro che riempire piazze con un discorso opposto a quello di questa destra”.

Dunque, è la promessa di Bonaccini, “il nostro compito è quello di provare a dare una risposta a quella domanda e ci proveremo”. Nel frattempo, la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni sta ultimando la composizione delle liste, le tre ‘ufficiali’ di Lega, Fdi e Fi oltre alla sua civica. In questo weekend, infine, sono già oltre 10mila le firme ‘No Mes’ raccolte in regione. Domani sera e lunedì Salvini sarà nuovamente in Emilia-Romagna per sostenerla nella campagna elettorale.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.