Sono state diffuse le immagini dell’impatto tra la sonda Dart della Nasa e Dimorphos, il piccolo asteroide dal diametro di 160 metri (e distante 13 milioni di chilometri dalla TerrAa, nel primo esperimento di difesa planetaria, avvenuto come previsto all’1.14, progettato per difendere in futuro il nostro pianeta da asteroidi minacciosi. Testimone involontario dell’impatto è il minisatellite italiano LiciaCube, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dall’azienda Argotec, che si trovava a meno di mille chilometri dall’asteroide e subito dopo la collisione è entrato in scena come un fotoreporter cosmico per riprendere il punto in cui è avvenuto l’impatto.

La Nasa ha poi spiegato che la conferma del successo della missione arriverà tra qualche settimana, quando i calcoli verificheranno se l’orbita di Dimorphos si è effettivamente modificata. Spettacolari le immagini registrate dalla sonda Dart mentre si avvicinava pian piano al bersaglio. Fotogrammi dettagliati della superficie irregolare e piena di asperità del piccolo corpo celeste. Poi nel Centro di controllo della Nasa è arrivato l’applauso liberatorio a salutare l’impatto.

E’ stato “un impatto spettacolare!”, ha dichiarato all’agenzia Ansa Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l’Asi, che ha seguito la missione dal Centro di controllo di Torino. “La tecnologia di puntamento denominata SmartNav della sonda Dart ha funzionato alla perfezione. Qui a Torino abbiano seguito con emozione la fine della missione Nasa, con la consapevolezza che nel frattempo il nostro piccolo reporter stava documentando un momento storico: la prima volta che il genere umano modifica lo stato orbitale di un corpo celeste“. “Nei 4 minuti prima dell’impatto, LiciaCube ha iniziato l’inseguimento dell’asteroide guidata non più dalle traiettorie precaricate a bordo, ma dall’Imaging System, il sistema di giuda e controllo di assetto basato sulle immagini in tempo reale”, ha aggiunto Pirrotta.

Grande soddisfazione per Lori Glaze, direttore della divisione di scienze planetarie della Nasa, che ha così commentato l’impatto tra la sonda Dart e l’asteroide Dimorphos per deviarne la traiettoria: “Stiamo intraprendendo una nuova era, un’era in cui abbiamo potenzialmente la capacita’ di proteggerci da qualcosa come un pericoloso impatto di un asteroide pericoloso”.

 

Dalleprime delle 620 immagini raccolte dal mini-satellite italiano, si vede il piccolo asteroide Dimorphos avvolto in una nube di detriti, dalla quale partono, come raggi, scie di polveri rese luminose dall’illuminazione del Sole. Le immagini sono state presentate nella conferenza stampa organizzata presso l’Argotec e sono le primissime arrivate a Terra.

Redazione

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