Non solo dipendenti che rubavano e rivendevano carburante. Oppure netturbini che, utilizzando i mezzi aziendali, arrotondavano facendo traslochi.

All’Ama si è verificato anche il caso di un funzionario che, in orario serale, montava sull’auto di servizio per andare a prostitute. Un episodio, risalente in realtà al 2019, di cui si è parlato in occasione della presentazione del nuovo report Anticorruzione dell’azienda. 

Il report 2021

Dopo un periodo di pedinamenti e un’indagine interna della durata di due anni, il funzionario ha perso il lavoro. Questo caso limite non è stato però inserito nel report Anticorruzione Ama del 2021, dato che l’iter per il licenziamento è iniziato, appunto, nel 2019.

Ma ne sono stati segnalati altri, scrive Repubblica: 18 i provvedimenti disciplinari per truffa, corruzione e peculato, in 15 casi con tanto di denuncia alle forze dell’Ordine. Oltre ai ladri di gasolio, sono stati beccati anche dipendenti che utilizzavano i mezzi della municipalizzata per smaltire i rifiuti in modo illegale, contribuendo così alle mini discariche abusive, piaga delle periferie della Capitale. Senza contare poi i furbetti del cartellino, che timbravano normalmente la presenza per poi trascorrere la giornata a fare tutt’altro rispetto al proprio lavoro.

La stretta

Stando ai numeri del report, i casi più gravi sono in diminuzione: da 53 del 2020 a 18 del 2021. Rispondendo così anche alla stretta messa subito in atto da Angelo Piazza, avvocato ed ex ministro della Funzione pubblica, nominato amministratore unico pro tempore della municipalizzata capitolina dei rifiuti lo scorso novembre.

Il suo obiettivo è migliorare l’azienda sotto molteplici punti di vista: non solo per ciò che riguarda le performance, ma anche a livello disciplinare. Ed è proprio per questo motivo che sta per partire- dopo il rinvio dovuto all’opera straordinaria di pulizia voluta dal sindaco Gualtieri- un piano formativo di “prevenzione della corruzione”. 

Il piano anticorruzione Ama

Questo piano formativo coinvolgerà all’inizio circa 1500 tra dirigenti, quadri, impiegati e netturbini, per poi includere anche il resto del personale. Piazza intende inoltre tagliare il numero di provvedimenti disciplinari per violazione del codice di comportamento interno, aumentato dal 2020 al 2021: 441 contro 522.

In Ama ci saranno quindi più controlli e protocolli specifici per evitare un’eccessiva discrezionalità nei processi aziendali considerati particolarmente delicati. Intanto nell’ultimo anno sono state avviate delle misure per aderire alle indicazioni formulate dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. 

Roberta Davi

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